Ogni oggetto Salviati, anche il più contemporaneo, si fonde sapientemente con i mille anni di storia del vetro di Murano attraverso l’opera dei maestri vetrai, custodi di questa preziosa tradizione, il cui savoir-faire trascende la mera artigianalità, elevandoli a veri e propri artisti del vetro.
(Stefano Schiavon, Consiglio d’Amministrazione Salviati)
Salviati Venezia 1859. Basta solo il nome per identificare i primi due elementi che fanno di questa storica fornace un’eccellenza del vetro plasmato a regola d’arte: la territorialità – Murano, nota isola della laguna che dal 1300 è divenuta celebre per la lavorazione del vetro – e la tradizione – perpetuata nel tempo con gesti sapienti, che affonda le sue radici in oltre 160 anni di attività.
Dettaglio della lavorazione in fornace del vaso Drops, opera dalla tradizionale forma a goccia. La fornace è considerata il luogo dei prodigi, dove il vetro prende forma grazie alla creatività e all’esperienza dei maestri artigiani di Salviati. © Salviati
Vero innamorato di Venezia, l’avvocato Antonio Salviati, il fondatore, nel 1859 dà prova del suo intuito imprenditoriale, riproponendo sul mercato internazionale oggetti realizzati con le tecniche di lavorazione tradizionali muranesi da tempo perdute, recuperate dall’azienda attraverso un importante lavoro di ricerca e sviluppo, condotto grazie alla collaborazione con i più esperti maestri vetrai di Murano: come il vetro “calcedonio”, vetro opaco arricchito di sali d’argento e ossidi di coloranti per imitare i vibranti colori delle pietre semipreziose, la cui formulazione era stata perduta a fine ‘700 e riproposta da Salviati con il contributo del compositore Lorenzo Radi. Innovazione, quindi, come ulteriore elemento di magistrale saper fare.
Drops, vaso in vetro soffiato, stampato a “rigadin” e sagomato a mano: le nervature del vetro diventano così trama per un pezzo che è a tutti gli effetti unico. Design Renzo Stellon, muranese, divenuto nel 1997 direttore di produzione in Salviati. © Salviati
Specializzata da sempre nella produzione di vetri soffiati, Salviati conserva ancor oggi quel ruolo di ambasciatrice della bellezza made in Murano con una produzione, arricchita via via nel tempo, che spazia dai vasi agli oggetti decorativi ai bicchieri, ai progetti di illuminazione, fino a una speciale sezione “interiors” aperta a designer che utilizzano il vetro e le sue infinite forme per soluzioni su misura.
Salviati rispetta e celebra ogni giorno la millenaria tradizione del vetro di Murano attraverso le proprie maestranze e con un management che si impegna quotidianamente a diffondere la cultura del vetro artistico soffiato a mano in tutto il mondo. Esemplari di una cifra stilistica muranese del tutto originale, opere di Salviati sono esposte al Musée du Verre di Liegi, al Kestner Museum di Hannover, al Museum of Modern Art di New York, al Corning Museum of Glass di Corning (NY), al Museum Harretz di Tel Aviv, al Museo del Vetro di Murano.
Nella collezione Battuti forme essenziali dai colori intensi mettono in risalto superfici interamente ‘battute’ a mano con magistrale saper fare. Questi vasi Salviati sono stati esposti allo Splendid Venice – Starhotels Collezione per la mostra “Splendidi Dialoghi” in occasione di Homo Faber in città 2022. © Maurizio Torresan per Starhotels
Dopo gli anni bui del Covid-19, questo 2022 è sicuramente un anno che ha visto tanta bellezza a firma Salviati. In occasione dell’esposizione “Splendidi Dialoghi”, presso lo Splendid Venice – Starhotels Collezione per il programma di Homo Faber in città, il pubblico ha potuto ammirare i vasi della collezione Battuti e le magnifiche lampade da terra componibili della collezione Pyrae.
Tra i nuovi affascinanti progetti anche la serie limitatissima di mille esemplari in vetro soffiato dei flaconi per la fragranza “J’adore eau de parfum Infinissime” su progetto di India Mahdavi per Dior. Significativa anche la presenza per il terzo anno consecutivo al Salone Nautico di Venezia negli spazi dell’Arsenale, con l’intento di rafforzare il già profondo legame tra la città lagunare, arte e artigianalità.
La poesia del vetro soffiato di Murano: l’oggetto d’arte che verrà plasmato sarà il risultato del ‘soffio magico’ degli esperti artigiani di Salviati all’interno di una lunga canna. © Salviati
Le mani talentuose degli artigiani Salviati, specializzati in un’ampia gamma di lavorazioni tipicamente muranesi, padroneggiano i segreti del mestiere dando vita a opere soffiate a stampo impreziosite dalla tecnica dell’incamiciato nei vasi Profili, a vasi in vetro sommerso arricchiti con la tecnica dell’incalmo come nella collezione Nereidi, a vasi leggeri in vetro soffiato adornati con la finitura “rigadin” (collezioni Aria e Drops), alle creazioni caratterizzate dalla lavorazione “a balloton”, come i vasi Millebolle, che diventa sommersa nei vasi Goccia di Pioggia.
Oggi come un tempo, Salviati dimostra la grande capacità di saper interpretare in modo magistrale progetti di ogni tipologia, trasformando la fragile (ma potente) materia vetro in un prezioso abito su misura che si adatta a spazi, esigenze e stili di vita. Con le proprie radici nella tradizione, ma lo sguardo sempre nel futuro.