Aghi, filo e cotone fanno da sempre parte della sua vita: una passione – quella per il taglio e il cucito – trasmessa dalla madre Giuseppina Marrazzo, storica sarta del Teatro San Carlo. Raffaele Antonelli, da tutti conosciuto come Lello, è il deus ex machina della sartoria napoletana che porta il suo nome, specializzata nella realizzazione artigianale di abiti maschili su misura.
Raffaele Antonelli, napoletano classe 1957, con in mano uno degli strumenti principe del mestiere del sarto: le forbici, usate sapientemente per realizzare creazioni da uomo su misura, dall’abito da sera al cappotto doppiopetto alle camicie, fino all’intramontabile “cappottella” napoletana.
Come accadeva al tempo, già adolescente inizia come apprendista presso Fortunato Salviati, uno dei più celebri laboratori sartoriali di Napoli. Animato da passione e intraprendenza, di mattina frequenta la scuola e il pomeriggio si dedica a imparare la nobile arte della sartoria napoletana. Negli anni successivi lavora presso altre note botteghe per perfezionarsi e nel 1985, ventottenne, realizza il sogno di aprire il suo primo atelier a Montesanto, nel cuore di Napoli.
L’interno di Palazzo Leonetti, in via dei Mille 40, accoglie il cliente, coccolando in primis la vista: nelle varie stanze della sartoria Antonelli si è circondati dalla bellezza, dagli oggetti antichi ai vestiti a regola d’arte sui manichini, vero “tesoro” di maestria artigiana.
Da sempre sostenitore dell’importanza del connubio tra manifattura e materiali, il maestro sartore realizza abiti e accessori ricercati per imprenditori e professionisti, curando ogni dettaglio con la massima passione. Le sue creazioni sono un vero e proprio simbolo di cultura sartoriale e dedizione dell’artigianato classico napoletano, emblema mondiale del Made in Italy.
La scelta dei tessuti è frutto di una selezione personale accuratissima del maestro Antonelli: da quelli permanenti di qualità eccellente, sempre disponibili, alle proposte più recenti per accontentare le nuove generazioni. La morbidezza al tatto è indice imprescindibile di pregio del tessuto che verrà poi tagliato.
Nell’attuale sede di via dei Mille, nel prestigioso Palazzo Leonetti, gesti perfetti, calibrati e codificati nel tempo si ripetono ogni giorno, qui è sempre possibile toccare con mano pregiate stoffe e tessuti ricercati. «Ogni volta mi dico che deve essere l’ultima, che devo aspettare a fare nuovi acquisti, vista l’ampissima gamma che ho in negozio, ma ogni volta cedo alla tentazione. La verità è che io mi innamoro dei tessuti: mi basta toccarli, sentirne la morbidezza e il peso, per immaginare come posso lavorarli…», afferma Antonelli. Sono tessuti classici, in tinta unita, rigati, principe di Galles, sempre di gran pregio, intramontabili. E, per accontentare i clienti più giovani e sofisticati, qualche concessione a colori meno ortodossi, come l’attualità impone.
Metro flessibile immancabilmente attorno al collo e gessi in mano: Raffaele Antonelli all’opera. La passione per la sartoria napoletana porta il maestro a raggiungere le più alte vette di savoir-faire artigiano.
Qui, il lavoro ha il sapore della scuola napoletana che tutto il mondo apprezza: i tessuti vengono ancora oggi bagnati per 48 ore e custoditi in panni di cotone. Apprezzatissima è la giacca destrutturata: «È una giacca morbida, cucita interamente a mano ed appoggiata su tele di lino. Non solo questo differenzia la sartoria napoletana dalle altre, ma anche le sue tasche sovrapposte, la doppia impuntura, la ripresa lunga sul davanti, la manica a camicia, la manica a “mappina” e il taschino a barchetta». Per una giacca sartoriale, con prima e seconda prova, si arriva dalle 72 alle 90 ore di lavoro.
Ogni azione è una liturgia eseguita a regola d’arte: i gesti della mano, del maestro e di tutto lo staff della sartoria Antonelli, raccontano una storia di tradizione legata ai dettami di un abito esclusivo, personalizzato, bello e ben fatto.
Tradizione certamente, ma con uno sguardo rivolto anche all’innovazione.
Le creazioni a firma Antonelli, conosciute anche oltre i confini nazionali, annoverano una vasta clientela di conoscitori e amanti dell’abito confezionato a regola d’arte. «L’unicità di un abito non è data solo dal tessuto, ma soprattutto da come viene indossato e “portato”. Un abito cambia in base agli accessori che si abbinano, una camicia azzurra o bianca, un fazzolettino o un gemello, una cravatta regimental o a tinta unita, ma ciò che fa realmente la differenza è la personalità con cui lo si indossa. Proprio perché ognuno di noi ha il suo carattere, una sua peculiarità, ogni prodotto sartoriale è unico».
Raffaele Antonelli nel giugno 2016, nella prestigiosa cornice della Triennale di Milano, riceve il MAM-Maestro d’Arte e Mestiere, riconoscimento biennale dedicato agli artefici della “grande bellezza” made in Italy. In foto, il maestro con in mano la fusione in bronzo realizzata dalla Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ad hoc per la prima edizione dell’evento. ©Peter Elovich
Raffaele Antonelli è delegato della prestigiosa Accademia Nazionale dei Sartori per la regione Campania ed è direttore nazionale dell’importante concorso Forbici d’Oro. Il suo talento indiscusso è stato premiato anche con il riconoscimento Mam-Maestro d’Arte e Mestiere di Fondazione Cologni, in collaborazione con Alma.
Il primo impiego di Raffaele Antonelli come apprendista è stato presso una nota sartoria nella Galleria Umberto I di Napoli a soli 12 anni. Con il tempo la passione si è trasformata in vero e proprio amore per il proprio lavoro: a 28 anni la decisione di aprire la bottega che ancora oggi porta il suo nome, dedicando la sua vita ad ago e filo.
Uomo dalla spiccata sensibilità filantropica, il maestro Antonelli svolge un’intensa attività didattica, anche in contesti svantaggiati, formando le nuove generazioni di sarti napoletani.
La bellezza e il saper fare non si fermano: dopo la pausa forzata delle settimane passate, l’atelier di questo arbiter elegantiarum ha riaperto i battenti, sempre pronto a coccolare la propria clientela con le sue creazioni su misura, capolavori di sartoria a regola d’arte!
L’unicità di un abito su misura a firma Antonelli non è data solo dai preziosi tessuti, ma anche da come viene “portato”: ognuno ha un proprio carattere, una peculiarità, un segno distintivo, che la maestria artigiana è in grado di esaltare e valorizzare al meglio.
In apertura:
Non solo abiti, ma anche camicie e accessori, cravatte e gemelli in tessuto. Nell’universo Antonelli ogni dettaglio è curato con la massima cura e passione: qui l’arte sartoriale diventa simbolo di cultura e dedizione all’artigianato classico napoletano, emblema mondiale del Made in Italy.
Si ringrazia la Sartoria Antonelli per l’utilizzo di tutte le foto.
A cura di Fondazione Cologni Mestieri d’Arte.