«La tipografia mi ha insegnato a calcolare a mente le dimensioni di un impaginato, a pensare alla sua forma e a valutare le dimensioni di caratteri, giustezza, righe di testo ancor prima di mettere mani al compositoio» (Silvio Antiga).
Silvio Antiga, presidente di Tipoteca Italiana Fondazione. Personalità poliedrica, è stampatore dal 1960, quando aveva 14 anni: sin da ragazzo si appassiona all’arte della tipografia, iniziando a lavorare prima in una piccola bottega e poi in una delle maggiori aziende grafiche dell’epoca. Foto courtesy Tipoteca Italiana Fondazione
Negli anni ‘80, a seguito di una lungimirante intuizione dell’imprenditore veneto Silvio Antiga, una lettera molto speciale viene inviata alle tipografie italiane condannate alla chiusura dall’avvento del digitale: 7.300 destinatari ai quali Antiga chiede di donare, o cedere a costo da definirsi, caratteri, macchine, campionari, foto e documenti, per allestire uno spazio dove depositare, per le generazioni future, gli strumenti e le esperienze artistiche e umane dei tipografi italiani. Rispondono in 1.200 e, dunque, Silvio Antiga inizia a percorrere instancabilmente la penisola nel suo tempo libero per andarli a trovare di persona!
La nobiltà del progetto e tanta determinazione portano i propri frutti: nel 1995, a Cornuda (Treviso), nasce Tipoteca Italiana , una fondazione privata voluta dai fratelli Franco, Silvio, Mario e Carlo Antiga, titolari di Grafiche Antiga, realtà del Nord-est legata alla stampa e all’editoria tra le più importanti del territorio. Proprio grazie all’investimento economico e culturale dell’azienda di famiglia, questa idea si trasforma in fervente realtà, che nel 2020 compie 25 anni: uno spazio polifunzionale, unico nel suo genere, riconosciuto a livello mondiale, che rappresenta non una mera azione di mecenatismo fine a se stessa, ma un luogo permanente di raccolta, lavoro e studio che permette il recupero dei saperi e delle competenze legate alla tipografia.
Il volume “Tipoteca. Una storia italiana”, edito e stampato in occasione dei cinquant’anni di Grafiche Antiga. L’azienda di famiglia, fondata da Silvio Antiga con i suoi fratelli, investe risorse culturali ed economiche nella Tipoteca Italiana, fondazione privata. Foto courtesy Tipoteca Italiana Fondazione
Prende così forma, nel 2002 a Cornuda il Museo della Stampa e del Design Tipografico, che diventa l’espressione pubblica di Tipoteca Italiana: caratteri di metallo e legno, punzoni e matrici, e centinaia di torchi e macchine da stampa e da legatoria sono quanto di più bello qui si può ammirare, strumenti tangibili di un mestiere legato alla manualità creativa e all’intelligenza artigianale. I 3.000 metri quadri a disposizione hanno vocazioni molteplici e complementari: nella parte museale si cammina tra antiche macchine perfettamente funzionanti, stampe ed enormi cassettiere piene di caratteri in piombo e in legno dell’Ottocento e del Novecento; nella biblioteca specializzata si contano più di 5.000 titoli e sono qui conservati anche diversi fondi legati a importanti famiglie di tipografi e punzonisti.
Punzoni incisi dai fratelli Amoretti (Parma, fine XVIII secolo), custoditi nell’archivio della Tipoteca. I fratelli Amoretti furono allievi e amici del grande tipografo Giambattista Bodoni, dal quale si staccarono nel 1791 per fondare in proprio una tipografia e una getteria di caratteri da stampa. Foto courtesy Tipoteca Italiana Fondazione
Ma la tipografia è soprattutto dominio della manualità: non possono mancare quindi laboratori didattici e workshop per appassionati ed esperti del settore, la cui introduzione si deve a Maria Antonietta, sorella minore dei fratelli Antiga, che per anni ha organizzato visite guidate all’interno di Tipoteca, coadiuvata dall’allora primo direttore Alberto Prandi. Arricchiscono la visita anche la galleria, che ospita esposizioni permanenti, e l’Auditorium, prezioso spazio dedicato al dibattito culturale, nel quale particolare successo hanno avuto le serate organizzate con i protagonisti del design internazionale. Un luogo fisico, magico, tra le colline trevigiane, che stupisce il visitatore passo dopo passo, sala dopo sala, che ha dovuto chiudere le proprie porte durante il lockdown, tenendo però aperte quelle ‘digitali’: il sito tipoteca.it (menzione d’onore al XXV Premio Compasso d’Oro) e i canali social hanno, infatti, contribuito a dare risonanza a nuclei tematici legati all’universo della tipografia e della stampa.
Attualmente presidente è Silvio Antiga, anima della fondazione Tipoteca Italiana, e giurato nella Commissione Esperti, nella categoria “stampa d’arte”, del Premio MAM-Maestro d’Arte e Mestiere, istituito da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e ALMA, la Scuola internazionale di cucina italiana.
Scorcio del salone della Tipoteca con le pianocilindriche, la parete-archivio dei caratteri di piombo sullo sfondo e, in primo piano, i cassetti dove sono riposti i caratteri di legno. © Andrea Basile
Tipoteca Italiana, sicuramente il più vasto archivio italiano del carattere tipografico, è associata all’AEPM (Associazione dei Musei della Stampa Europei), che nel 2015 ha riunito, per la prima volta in Italia, nella stessa Cornuda, circa ottanta direttori di musei della stampa europei in occasione dell’annuale incontro dei membri dell’Associazione: un evento unico, dalla grande valenza culturale.
La Stamperia di Tipoteca è uno spazio vivo, un luogo del fare, un’officina ricca di storie dove conoscenza ed esperienza si fondono e si imprimono sulla carta. Qui, la dotazione di presse piano-cilindriche e a platina consente la creazione di stampati tipografici di pregio nei diversi formati, dal biglietto al manifesto, con la possibilità di rilegare artigianalmente e confezionare a mano l’opera finita.
In occasione dell’annuale open day di Tipoteca, visitatori sfogliano le stampe sul piano-cilindriche di una macchina tipografica. La Tipoteca Italiana si trova in via Canapificio 3 a Cornuda (Treviso). Foto courtesy Tipoteca Italiana Fondazione
Per celebrare questo compleanno speciale, i cui festeggiamenti sono stati prolungati anche a questo 2021 a causa delle restrizioni passate, amici designer e professionisti del settore hanno creato ciascuno un manifesto contenente la parola “Tipoteca” e il numero 25, in tiratura limitata di venticinque copie l’uno, tutti realizzati rigorosamente in letterpress, con l’espressa volontà di sostenere i progetti culturali-divulgativi e didattici che animano da più di venticinque anni questa fondazione privata. Tra gli autori dei manifesti nomi illustri della grafica, della comunicazione visiva e del design come Erik Spiekermann, Alan Kitching, Claudio Rocha, solo per citarne alcuni… e naturalmente lo stesso maestro Silvio Antiga!
Dall’invenzione di Gutenberg alle sperimentazioni del ’900, Tipoteca Italiana mette in scena nel modo più completo e suggestivo il mestiere d’arte del tipografo, offrendo un panorama unico dei materiali, degli strumenti e delle tecniche che hanno permesso alla stampa di imporre una rivoluzione culturale lunga cinque secoli, patrimonio fondamentale della nostra stessa civiltà.