Altare: questo nome, dal Medioevo al primo Novecento, è riecheggiato ovunque grazie alla bravura dei suoi artigiani, dediti alla produzione di vetri dal grande valore artistico, che ha reso questo borgo illustre in tutta Europa.
Un’arte antichissima, e le fonti archivistiche lo confermano, introdotta da una comunità di monaci benedettini stabilitasi in questo centro della provincia di Savona nel 1130.
Ai giorni nostri ad Altare, una delle protagoniste dell’antica tradizione di incisione a ruota di cristallo e vetro realizzata a mano è Vanessa Cavallaro.
Le opere di Vanessa Cavallaro, artigiana, artista e imprenditrice di successo, sono creazioni preziose e fragili che nascono da un know-how appreso da quando era bambina.
La sua, infatti, è anzitutto una storia di famiglia, cominciata fin da piccola quando, all’interno del laboratorio paterno, apprendeva i rudimenti dell’arte della glittica alla ruota.
Il liceo artistico, il perfezionamento all’Istituto di Design a Torino, i master, lo studio delle tecniche vetraie e la continua attività incisoria sono tutti percorsi che hanno tradotto la sua curiosità e passione, giorno dopo giorno, in abilità.

L’atelier di piazza Vittorio Veneto 6 è in attività da ormai 25 anni: qui si realizzano manufatti personalizzati, per ogni tipo di evento e ricorrenza, anche con monogrammi e stemmi, e perfino copie di opere d’arte. È un luogo pensato per emozionare, in cui modelli esclusivi e fedeli riproduzioni, che spaziano dal neoclassicismo alla scuola inglese del XIX secolo, affermano l’idea del vetro lavorato come mezzo di alta espressione artistica. Alla tradizione che si respira nel laboratorio, con attrezzi e strumenti che raccontano la secolare storia di questo mestiere, si mescola l’eleganza delle forme esposte nello showroom, con tonalità luminose che esaltano l’incredibile qualità delle decorazioni.

“La capacità di decorazione è figlia del talento artistico, la tecnica di lavorazione e la conoscenza del vetro appartengono alla sfera delle capacità artigiane”: da queste parole traspare il pensiero e l’approccio di Vanessa Cavallaro al processo generativo delle sue opere. “Il vetro è una materia davvero affascinante, bisogna conoscerne i segreti, le caratteristiche, e le possibili tecniche di soffiatura e lavorazione per proporre un oggetto di qualità alla propria clientela”, aggiunge.
Tutte le operazioni d’incisione sono fatte a mano alla ruota, seguendo una tecnica usata già dagli antichi romani e rimasta invariata dal I secolo d.C. Le ruote sono preparate in pietra-ceramica, o di rame, con abrasivi che permettono un’incisione setificata translucida. La mola avvitata al mandrino del tornio gira a una velocità che a contatto col manufatto asporta la superficie, permettendo quindi di creare il disegno per sottrazione di materiale. Tecnica, calma e precisione sono gli imprescindibili ingredienti di questo savoir-faire: non tutti gli errori, infatti, possono essere recuperati e la rottura della superficie su cui si incide è un rischio sempre molto frequente.
Bisogna tenere l’oggetto ben saldo in mano, avvicinarlo con delicatezza alle punte del tornio per poi inciderne le forme sulla superficie del manufatto. Durante la lavorazione una goccia d’acqua bagna la superficie della ruota così da evitare la rottura del vetro o del cristallo. A completamento di questa serie di gesti c’è la lucidatura, grazie all’ausilio di ruote di sughero e pomice impastata con l’acqua.
Vanessa Cavallaro durante la presentazione della sua “Nuvola” di cristallo soffiato a bocca, presso l’oratorio Nostra Signora del Castello a Savona. L’incisione sull’opera, realizzata in 100 esemplari per i Lions Host Savona nel dicembre 2008, rappresenta la Sacra Famiglia.
Vela in cristallo blu chiaro, soffiata a bocca (30cm x 50cm). Le incisioni hanno come protagonisti marinai e particolari di una prua.
Vaso cilindrico (h 30cm) in cristallo soffiato a bocca, con incisi pesci scalari e bollicine. © Ida Luce
La bravissima maestra artigiana crede fortemente anche nel fertile rapporto con le altre realtà del settore, instaurando negli anni fruttuose collaborazioni con le vetrerie toscane e muranesi. Importanti i riconoscimenti ottenuti nel tempo, il più recente il titolo MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, conferito a Vanessa Cavallaro durante la prima edizione 2016. Nel 2014 diventa membro della corporazione “The Guild of Glass Engravers”, e nel 2000 partecipa al Salon Décoration et Jardin a Montecarlo.
Bello, prezioso, ricercato… è il vetro di Altare che nasce dalle mani di Vanessa Cavallaro, una tradizione produttiva artigianale che è orgoglio e vanto del savonese e di tutto il territorio italiano.

In apertura: Vaso sfera in cristallo soffiato (h 28cm), inciso con fiori di orchidee in tre misure a scalare e molature per enfatizzare la luce. ©Ida Luce
A cura di Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte