Che i segni zodiacali siano forieri di influenza sulle nostre vite – e soprattutto sulle nostre personalità – è opinione comune, ma la suggestione che ruota attorno a questo tema, alla ricerca di caratteristiche in cui identificarsi, genera da sempre mistero e curiosità. E la curiosità, quella che nasce da una presa di coscienza, genera sempre bellezza: è il caso di Zodiac, la mostra di Creative Academy presentata al recentissimo Salone del Mobile, che ha proposto una nuova interpretazione dell’oroscopo, distinguendosi dalla tradizionale iconografia dei segni zodiacali.
Tonino Negri nasce a Lodi nel 1961, dove conduce il suo laboratorio-bottega “Terra crea”, in cui nascono i suoi capolavori in ceramica (grés, refrattario, ingobbio, semirefrattario e smalto). Terra, Acqua, Fuoco e Aria sono gli elementi primordiali ricorrenti che abitano le forme archetipiche della produzione del Maestro lodigiano.
Realizzata dalla Scuola internazionale di design del Gruppo Richemont, con il supporto della Maison di Alta Gioielleria Van Cleef & Arpels e in partnership con la Fondazione Cologni, nell’ambito di “Arts&Crafts&Design a Palazzo Litta”, Zodiac ha rappresentato un momento immersivo nel cielo della creatività consapevole, all’interno della Sala Azzurra del palazzo barocco.
Sotto la guida del Maestro ceramista lodigiano Tonino Negri, che con generosità ha offerto la sua esperienza agli studenti della Scuola di design, sono nate dodici sculture in ceramica, una per ogni segno dello Zodiaco, esposte e valorizzate all’interno di dodici imponenti figure dalla forma umana, sotto la curatela di Eligo Studio.
Nel contesto del Master of Arts in Design and Applied Arts di Creative Academy, Zodiac, in collaborazione con Fondazione Cologni e sotto la direzione artistica di Eligo Studio, si inserisce come progetto pensato per promuovere il dialogo tra designer e Maestri artigiani. Dalla volta celeste alla Sala Azzurra di Palazzo Litta, alla boutique di Van Cleef & Arpels in via Montenapoleone, i segni zodiacali prendono forma per raccontare storie senza tempo.
E proprio in Sala Azzurra, in questo viaggio caleidoscopico attraverso leggende e miti, abbiamo incontrato il “Maestro d’Arte e Mestiere” Tonino Negri, che ci ha raccontato: «Ho avuto la fortuna di aver collaborato con un bellissimo gruppo di ragazze e ragazzi, provenienti da ben undici Paesi diversi. È stata una bellissima esperienza, soprattutto per la relazione maestro/allievi, che ritengo sia alla base del mondo artigianale e artistico, in cui fondamentale è la trasmissione della conoscenza manuale e culturale da una generazione all’altra; in questo caso arricchita anche dalle diverse origini geografiche dei partecipanti, che indubbiamente hanno contribuito a portare ognuno un pezzo del proprio bagaglio. La cordialità degli organizzatori della mostra e l’entusiasmo degli studenti della Creative Academy sono stati un importante valore aggiunto».
“Masked Soul”, Elia Scarparo e Tonino Negri. Il progetto nasce dall’idea che le persone del Cancro indossino due maschere: una per vivere le emozioni, proteggendosi dal mondo esterno; e una per affrontare la realtà, nascondendo la loro natura più profonda.
Fantasia, certamente, e ingegno creativo, ma anche tantissima esperienza legata alla tecnica: le opere in grés, cotto ad una temperatura attorno ai 1200°C, sono state impreziosite da smalti composti dallo stesso ceramista: «Il lavoro d’alto artigianato richiede molta attenzione e tempo, e in questo caso non sono mancate alcune difficoltà, come ad esempio dover adattare i progetti degli studenti alle caratteristiche della mia tecnica. Nonostante ciò, il risultato finale è stato senza dubbio molto riuscito», conferma Tonino Negri, che, contento sicuramente dell’esito dell’opera che rappresenta l’Acquario (il suo segno), ci confida di amare tutti gli altri pezzi in egual maniera.
“Ether”, Ambre Castelain e Tonino Negri. Gli Acquario sono paragonati a delle Oyas, strumenti di irrigazione della Nuova Caledonia. Come l’acqua, nutrono gli altri con la loro saggezza; come l’aria, diffondono la felicità tra i loro cari.
Zodiac ha accolto più di 22.500 visitatori, che sono stati accompagnati lungo il percorso espositivo dai giovani designer: gli ospiti accorsi a Palazzo Litta hanno quindi avuto la possibilità di scoprire miti e leggende che hanno ispirato gli oggetti in ceramica, ascoltando il racconto del processo creativo dagli stessi creatori delle opere.
«L’internazionalità degli studenti è stato uno dei punti di forza di Zodiac ed è sicuramente un pilastro di Creative Academy, che da vent’anni seleziona giovani designer provenienti dalle migliori scuole del mondo. Per gli studenti, partecipare alla Milano Design Week significa avere l’incredibile opportunità di presentare il proprio talento alla manifestazione più importante del settore. Per questo siamo felici dell’ottimo risultato in termini di attenzione mediatica e di affluenza», scrive Grazia Valtorta, Executive Director della Creative Academy.
“Oasis of Mara”, Paul Youngjo Kim e Tonino Negri. Il progetto rappresenta la capacità delle persone della Bilancia di valutare molteplici prospettive con equilibrio. Questa brocca è ispirata ai deserti della California e all’arte dei Nativi Americani.
Ai quattro elementi fondamentali, primordiali e produttori di bellezza – Fuoco, Terra, Aria e Acqua – questa mostra ne ha aggiunto un quinto: la ceramica. Un materiale semplice e duraturo che racchiude in sé la storia dell’uomo, dell’arte e della tecnica. Zodiac è stato un “faccia a faccia” con il proprio segno zodiacale, una riflessione virtuosistica che ha coinvolto creatività, design e saper fare!