Volare sopra l’acqua con i Foil, il futuro degli yacht di lusso

La strada è ormai tracciata. Il loro arrivo sulla scena ha rivoluzionato un intero settore. Nulla sarà più come prima. Sebbene ancora agli inizi siamo assistendo all’alba di una nuova era. Perfino i più scettici si sono dovuti ricredere. Lo spettacolo offerto abbinato alle incredibili performance ha alimentato un entusiasmo incontenibile. Il resto lo sta facendo il lavoro di ricerca che progettisti, cantieri e tecnici stanno svolgendo per estenderne il raggio d’azione e l’utilizzo. Si è partiti dalla vela e più precisamente con i multiscafi, che si sono confermati uno straordinario banco di prova e un importante laboratorio di ricerca. La Coppa America poi ha dato un’accelerazione importante, e le edizioni disputate con gli Ac72 prima e gli Ac 50 hanno permesso di coglierne le enormi potenzialità. Oggi la sfida è trasferire questa tecnologia sui monoscafi come gli Ac 75, le barche con cui si disputerà nel 2021 la prossima edizione dell’America’s Cup e sugli Imoca 60, imbarcazioni di ultima generazione con cui si corre il Vendeè Globe ovvero il giro del mondo a vela in solitario senza scalo. Ma non c’è solo la vela.
Come funzionano i catamarani volanti?
Il vero cambiamento riguarderà soprattutto il motore. Di cosa stiamo parlando? Dei foil naturalmente. A dispetto di come può sembrare si tratta di una tecnologia che affonda le radici nel passato e più precisamente agli inizi del secolo scorso, quando l’Ingegnere Enrico Forlanini intuì le enormi potenzialità in termini di prestazioni che potevano scaturire quando uno scafo si sollevava sull’acqua. Forlanini brevettò quindi quello che si può ritenere l’antesignano dell’aliscafo. Oggi questa tecnologia, grazie anche agli enormi progressi compiuti in campo aerodinamico, trova una sua applicazione nella nautica da diporto.
Come funziona un foil? Si comportano come le ali di un aereo. Solo che in questo caso non c’è l’aria ma l’acqua. E quindi anziché essere verticali i foil sono orizzontali proprio per generare quella spinta verticale che permette a una determinata velocità di sollevare lo scafo dall’acqua. È questo il principio attivo di Foiler.

Foiler, il superyacht di Enata Marine
Presentato in anteprima mondiale al Dubai Boat Show, lo scafo realizzato interamente in carbonio misura 9,45 metri di lunghezza fuori tutto. Concepito per ospitare fino a un massimo di 8 persone, Foiler può contare su una propulsione ibrida diesel-elettrica di derivazione automotive.
I foil permettono di contenere a parità di performance i consumi del 20 per cento senza contare i vantaggi in termini di qualità di vita di bordo che derivano dalla propulsione ibrida
Le ali, ovvero i foil, entrano in azione quando l’imbarcazione raggiunge i 12 nodi. A 18 nodi lo scafo si solleva completamente e naviga in modalità foil a un 1 metro e mezzo d’altezza sulla superficie del mare. La velocità di punta è di 40 nodi, circa 74 km/h.

All’occorrenza Foiler può navigare anche in modalità tradizionale, senza dunque l’ausilio delle ali che si ritraggono fino a scomparire nello scafo. Il progetto porta la firma di Enata realtà che opera negli Emirati Arabi Uniti ed è stato concepito con tre diverse soluzioni di layout di coperta.

La versione GT richiama alla memoria l’esperienza del mondo delle gran turismo, mentre la declinazione Azure si rivolge a un utilizzo più familiare grazie anche alla presenza di due grandi superfici prendisole. Infine il Foiler proposto nella versione Royale permette di vivere l’ebbrezza delle prestazioni e della navigazione en plein air grazie alla presenza di due sedute poste nella sezione prodiera dello scafo.