Il Piaget Andy Warhol Clou de Paris rivela un’interpretazione contemporanea del design, caratterizzata dalla finitura Clou de Paris sulla cassa e dall’intenso quadrante in meteorite blu.
Piaget Andy Warhol Clou de Paris – Ref. G0A49238 – cassa in oro bianco con decorazione Clou de Paris di 45 mm di diametro – impermeabilità fino a 30 metri – quadrante in meteorite blu, lancette dauphine di ore e minuti, indici applicati – movimento meccanico a carica automatica di Manifattura calibro 501P1. Funzioni: ore, minuti – cinturino in alligatore blu scuro, fibbia ad ardiglione in oro bianco. Prezzo al pubblico: 67.500 euro.
Sull’onda della creatività legata ai festeggiamenti del suo 150esimo anniversario – la Maison è nata infatti nel 1874 nel laboratorio di La Côte-aux-Fées, grazie all’ingegno e alla visione pioneristica di Georges-Edouard Piaget – e forte della nuova partnership ufficiale su licenza con la Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Piaget reinterpreta il design del suo modello emblema degli anni Settanta con silhouette a coussin e lavorazione a gadroon proponendolo in una veste inedita caratterizzata da un motivo Clou de Paris sulla cassa e un quadrante in meteorite blu. Ribattezzandolo formalmente con il nome orologio Andy Warhol.
L’orologio che apparteneva a Andy Warhol, e suo modello Piaget preferito, con cassa coussin in oro giallo e profilo a gadroon, movimento al quarzo Beta 21 (1973).
Il nuovo Andy Warhol Clou de Paris suggella così l’importante partnership, e inaugura un capitolo inedito per un’icona dell’orologeria ambita dai collezionisti, amata anche per la sua storia e i suoi stretti legami con il leggendario artista e fenomeno della cultura pop. L’esclusività del segnatempo è ulteriormente sottolineata dal servizio di personalizzazione Made to Order di Piaget, che invita a creare il proprio Andy Warhol scegliendo il materiale della cassa, oro bianco o oro rosa, il quadrante, per il quale sono proposte dieci pietre ornamentali tra cui turchese, malachite e occhio di falco, e perfino la tipologia delle lancette, dauphine o a bâton. Oltre al modello di cinturino.
Alcune delle combinazioni possibili, anche per l’orologio Andy Warhol Clou de Paris, grazie al servizio di personalizzazione Made to Order di Piaget: cassa in oro rosa o bianco, quadrante in cornalina, giada, turchese e occhio di falco con lancette dauphine o a bastone.
Nel nuovo Andy Warhol Clou de Paris l’elegante motivo decorativo, grande protagonista della collezione della Maison dagli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta, è stato rielaborato e perfezionato dagli Ateliers de l’Extraordinaire di Piaget. Che hanno impiegato circa 10 mesi per adattarlo alla finitura gadroon originale della cassa coussin in oro bianco, e alle sue delicate curvature. Abbinate all’intensa tonalità blu del quadrante in meteorite, ornato da lancette dauphine e indici sottili e raffinati, e allo spessore tecnico del movimento automatico di Manifattura 501P1.
Andy Warhol, leggendario artista e fenomeno della cultura pop, grande amico della Maison Piaget e personalità di spicco della Piaget Society. © Getty Images
Piaget e Andy Warhol
Icona di stile, immediatamente riconoscibile per la forma e le sue linee curve, il Black Tie, questo il nome originario del modello simbolo degli anni Settanta recentemente ribattezzato, occupa un posto speciale nella storia degli orologi Piaget: lanciato nel 1972, e in produzione per meno di un decennio prima della reinterpretazione del 2014, l’elegante segnatempo è oggi sinonimo dell’artista e icona della cultura pop Andy Warhol. Amico della Maison e membro di spicco della Piaget Society, Warhol possedeva ben sette orologi del brand (quattro dei quali attualmente conservati nella Collezione Privata della Manifattura). Tra cui, appunto, il Black Tie con profilo a cuscino e i caratteristici gadroon sul bordo, quadrante galvanico grigio antracite e cassa in oro giallo, animato dal movimento al quarzo Beta 21, acquistato da Warhol nel 1973, finendo per essere il suo preferito. Nel 1979, l’artista americano avrebbe poi stretto amicizia con Yves Piaget in persona, partecipando con lui agli eventi di New York, Palm Beach, Washington, e trascorrendo insieme serate allo Studio 54 e al Regine’s. Nel 1983 Warhol lo invitò a essere il protagonista di un articolo/intervista su Interview, rivista pop lanciata dall’artista un decennio prima, che si occupava principalmente di celebrità nel campo della moda, del cinema e della letteratura.
Tra i 7 modelli Piaget appartenuti a Andy Warhol, attualmente conservati nella Collezione Privata della Maison, anche l’esemplare in oro giallo con l’innovativo movimento al quarzo Beta 21 (1973) e l’orologio-bracciale in oro giallo con quadrante a occhio di tigre e movimento ultrasottile Piaget 9P a carica manuale (1970).
Il segnatempo era intanto diventato oggetto di culto per i collezionisti, con un interesse sempre maggiore verso le declinazioni Vintage arricchite da pietre preziose lanciate nel corso degli anni. A dimostrare il fascino senza tempo dell’orologio, anche il grande successo della collezione privata di dieci esclusivi modelli Andy Warhol realizzati su misura, esposta presso lo stand Piaget in occasione del Watches and Wonders 2023. E caratterizzata da gemme selezionate: turchese, diaspro, cornalina o lapislazzuli blu elettrico, solo per ricordarne alcune.
L’orologio lingotto in oro 24 carati (lingotto) e oro 18 carati (habillage), movimento ultrasottile Piaget 9P movimento a carica manuale (1974) e il modello in oro giallo con quadrante in onice e movimento al quarzo ultrasottile Piaget 7P (1979). Posseduti da Andy Warhol, oggi fanno parte della Collezione Privata Piaget.
Piaget Society
Insieme a Andy Warhol, forse la collaborazione creativa più influente e duratura di Piaget, anche Salvador Dalì, con cui la Maison realizzò nel 1967 una collezione a suo nome, e Hans Erni, uno dei più grandi artisti svizzeri del XX secolo, solo per citarne alcuni. Relazioni che hanno fatto guadagnare alla Manifattura un posto di rilievo nella società artistica internazionale tra gli anni Sessanta e Ottanta. Era proprio l’inizio degli anni Sessanta, infatti, quando Yves Piaget, appartenente alla quarta generazione della famiglia, entrò a far parte dell’azienda, legando il suo nome a collezioni all’avanguardia che inaugurarono una nuova aristocrazia di clienti. Le prime creazioni di Alta Gioielleria lanciate nel 1959, che combinano linee asimmetriche e pietre di tagli diversi, attirano l’attenzione di personalità quali Jacqueline Kennedy Onassis, Elizabeth Taylor e Gina Lollobrigida. Gli orologi-gioiello Piaget dei primi anni Sessanta, in oro con casse squadrate e arrotondate, ornate dal motivo gadroon e quadranti in pietre dure dai colori intensi, attiravano l’attenzione del jet set glamour, un mix di fashion designer, attori, musicisti, artisti e modelle, di cui Andy Warhol fu guida indiscussa.
Andy Warhol si prepara a fotografare Yves Piaget durante il gala della Princess Grace Foundation a Washington DC, nel 1984.
Piaget diventa così un mondo a sé stante e in continuo fermento creativo e culturale, dove Yves Piaget stringe amicizie sincere non solo con i clienti, ma anche con attrici, artisti e uomini d’affari. Disegnando i contorni di una società in cui si incrociano personalità diverse che non si sarebbero mai incontrate senza il suo aiuto: la Piaget Society, frequentata negli anni Settanta e Ottanta da star internazionali come Ursula Andress e Roger Moore. Vengono organizzati eventi in luoghi e location spettacolari, da Capri a Saint Tropez, Palm Springs, Monaco e Portofino in estate, fino a Gstaad, Aspen e Courchevel d’inverno, e lo spirito della Piaget Society si diffonde prima in Europa e poi negli Stati Uniti, diventando una firma della Maison. Anni ricchi di glamour che si sono protratti fino ai nostri giorni, quando modelli all’avanguardia del passato continuano a ispirare il design di nuove creazioni. Oggi la Piaget Society è composta da una nuova generazione di personalità ispiratrici, di cui Ella Richards è la nuova leader. La modella inglese, nipote di Keith Richards dei Rolling Stones, figlia della modella Lucie de la Falaise e pronipote di Loulou de la Falaise, musa di Yves Saint Laurent, simboleggia al meglio l’universo Piaget, e il suo animo artistico e profondamente cool.