Il sodalizio culturale tra le due istituzioni continua con una nuova proposta esperienziale, ovvero la possibilità di creare un orologio Les Cabinotiers in edizione limitata a un solo esemplare, a scelta dell’acquirente.
Vacheron Constantin Les Cabinotiers – Omaggio a Pierre Paul Rubens, La lutte pour l’étendard de la Bataille d’Anghiari – cassa in oro rosa di 40 mm di diametro e 9,42 mm di spessore – fondello con cerniera e incisione a linee – quadrante in Miniatura su smalto e smalto grisaille, lancette in oro rosa – movimento meccanico a carica automatica di Manifattura Calibro 2460 SC, massa oscillante in oro rosa 22 carati con incisione della facciata est del Louvre – riserva di carica di circa 40 ore. Funzioni: ore, minuti e secondi al centro – cinturino in pelle di alligatore Mississippiensis marrone, fibbia ad ardiglione in oro rosa. Cofanetto Les Cabinotiers. Edizione limitata a un solo esemplare. Certificato di autenticità per la riproduzione del capolavoro emesso dal Louvre. Certificato di garanzia emesso da Vacheron Constantin. Segnatempo certificato con il Punzone di Ginevra.
Avviata nel 2019, la partnership tra Vacheron Constantin e il Louvre riguarda aree specifiche quali l’archiviazione, la conservazione e il restauro del patrimonio, attività cruciali per la trasmissione delle opere e del savoir-faire del passato nel rispetto dell’arte e dell’artigianato. Tra le iniziative, spicca nel dicembre 2020 quella battezzata “Un capolavoro al polso”, che ha visto la messa all’asta di un segnatempo Les Cabinotiers su misura in occasione della vendita online “Bid for the Louvre”, organizzata per sostenere un progetto di laboratori didattici del Louvre. Il cui ricavato era destinato a Le Studio, spazio che mira a far conoscere al pubblico il museo, le sue collezioni, i suoi mestieri, e comprende un’introduzione alle tecniche delle arti plastiche. Durante il percorso, durato due anni, l’aggiudicatario ha potuto visitare privatamente il museo e il Cabinet des Dessins, accessibile al pubblico solo su prenotazione, e decidere quale opera far riprodurre.

La lutte pour l’étendard de la Bataille d’Anghiari di Pierre Paul Rubens, opera riprodotta sul quadrante dell’esemplare unico Les Cabinotiers (©RMN-Grand Palais (Musée du Louvre)/Michel Urtado).
La scelta è ricaduta su La lutte pour l’étendard de la Bataille d’Anghiari di Pierre Paul Rubens, ospitata proprio nel Cabinet. Un’altra visita è stata poi effettuata alla Manifattura, e grazie alla sinergia tra gli esperti del Louvre e i maestri artigiani della Maison, è nata l’edizione limitata a un solo esemplare Les Cabinotiers – Omaggio a Pierre Paul Rubens, La lutte pour l’étendard de la Bataille d’Anghiari. Oggi – dopo che nel 2021 una serie di video che illustrano in parallelo il lavoro dei rispettivi maestri artigiani ha permesso di esplorare le attività artistiche delle due istituzioni, mentre nel 2022 sono stati lanciati quattro orologi della collezione Métiers d’Art – Omaggio alle grandi civiltà ispirati alle collezioni antiche del museo – la partnership tra Vacheron Constantin e il Louvre si arricchisce di una nuova tappa dell’iniziativa Les Cabinotiers intitolata ancora una volta “Un capolavoro al polso”, che consentirà ai clienti di scegliere l’opera d’arte del museo da riprodurre su smalto sul quadrante del segnatempo.
Sul quadrante la pittura in miniatura ginevrina è stata integrata con il blanc de Limoges.
“Trascrivere un disegno composto da tratti di inchiostro e penna su un quadrante del diametro di 3,3 cm è una vera sfida. Bisogna entrare nell’opera e farla propria, per trovare il giusto livello di dettaglio e salvaguardare la forza della grafica”, spiega il maestro smaltatore di Vacheron Constantin.
Riguardo il quadrante ispirato al disegno di Rubens, questo è stato fedelmente riprodotto in smalto utilizzando la tecnica della pittura in miniatura ginevrina, ampliata, dal maestro smaltatore della Maison attraverso l’integrazione del blanc de Limoges, generalmente utilizzato nello smalto grisaille. Forte di un’esperienza trentennale, l’artigiano-artista continua a sperimentarne numerose opzioni lavorando con molteplici strumenti che vanno dai pennelli con tre o quattro setole, agli arnesi appuntiti fino alle spine di cactus. La tecnica della miniatura su smalto con strato di fondo ginevrino consiste nell’aggiunta finale di una protezione trasparente e incolore agli strati di smalto vetrificato, che dona brillantezza e profondità al lavoro; lo smalto grisaille, invece, è stato impiegato dal maestro smaltatore in maniera originale creando delle lumeggiature ad effetto profondità con l’aiuto del blanc de Limoges, per dare maggiore rilievo e movimento alla criniera del cavallo. In linea generale la delicatezza del disegno di Rubens è stata ricreata attraverso sfumature e mezzetinte chiare e attenuate: circa 20 tonalità di marrone, marrone grigio, marrone seppia e marrone crema, per altrettante cotture a 900°C.
La prevalenza cromatica è affidata a diverse tonalità di marrone, che con le loro sfumature ricreano in maniera estremamente fedele gli effetti del chiaroscuro del disegno di Rubens.
Anche la storia che riguarda l’opera di Rubens è straordinaria. All’inizio del XVII secolo, durante il suo soggiorno in Italia, il pittore fiammingo avrebbe acquistato e poi ritoccato a inchiostro, acquerellatura e guazzo, un foglio raffigurante la Battaglia di Anghiari, composizione commissionata a Leonardo da Vinci per la Sala del Gran Consiglio del Palazzo della Signoria a Firenze, poi divenuto Palazzo Vecchio. Dell’affresco, che celebra la vittoria degli eserciti di Papa Eugenio IV e delle repubbliche di Venezia e Firenze su quelli del Duca di Milano, lasciato incompiuto da Leonardo nel 1506 e sottoposto a rapido deterioramento, non rimaneva praticamente traccia quando Giorgio Vasari, su richiesta del duca Cosimo I, a metà del XVI secolo restaurò la sala trasformandola nell’attuale Salone dei Cinquecento. E ne rivestì le pareti con una nuova decorazione che esaltava le gesta dei Medici. I resti della Battaglia di Anghiari potrebbero essersi conservati sotto gli affreschi del Vasari, anche se ad oggi nessuno ha fornito prove in tal senso e i tentativi di trovarli, in particolare sotto la Battaglia di Marciano, non hanno dato esito. Mentre di certo l’analisi del foglio del Louvre con la tecnica della riflettografia infrarossa che evidenzia le tracce di carbonio, ha confermato sotto gli interventi successivi di Rubens, la presenza di un disegno attribuibile a un artista anonimo che copia il cartone della Battaglia di Anghiari, il grande disegno preparatorio di Leonardo per l’affresco.
Il motto “Cerca Trova” viene inciso a mano sul fondello a cerniera.
In oro rosa, con cassa di 40 mm di diametro e 9,42 mm di spessore, l’orologio è dotato di un fondello a cerniera che reca inciso il motto “Cerca Trova” risalente al XVII secolo, un’espressione di scherno che Cosimo de’ Medici rivolgeva ai nemici fiorentini, senesi e francesi, oggi visibile su uno degli affreschi del Vasari. E ospita il Calibro di Manifattura 2460 SC, meccanico a carica automatica con 27 rubini, 28.800 alternanze orarie (4 Hz), riserva di carica di circa 40 ore, la cui massa oscillante reca incisa la facciata Est del Louvre. L’intero segnatempo è certificato con il prestigioso Punzone di Ginevra e fornito in un cofanetto Les Cabinotiers.
Il Calibro di Manifattura 2460 SC è personalizzato con la riproduzione della facciata Est del Louvre, incisa sulla massa oscillante.
Il prosieguo dell’importante partnership tra Vacheron Constantin e il Louvre prevede per il 2023 la creazione di un orologio su misura in edizione limitata a un solo esemplare, sul cui quadrante verrà riprodotta in smalto un’opera d’arte conservata al Museo del Louvre e scelta dall’acquirente (le opere, per la maggior parte, non sono esposte). Il museo emetterà un certificato per attestare l’autenticità della riproduzione, e ad accompagnare l’esperienza, come per l’esemplare dedicato a Rubens, l’acquirente potrà effettuare una visita privata del Louvre insieme agli esperti del museo, e una della Manifattura Vacheron Constantin per conoscere i maestri orologiai e artigiani. La nuova proposta esperienziale del sodalizio tra le due realtà viene suggellata dalle parole di Louis Ferla, CEO di Vacheron Constantin: “Accolgo con entusiasmo la collaborazione tra le nostre due istituzioni, che pur vantando una storia secolare sono saldamente radicate nel XXI secolo, come dimostra il favore di cui godono presso un pubblico di intenditori”. E continua: “La nostra Maison si distingue da tempo sia per l’impegno artistico che per il mecenatismo culturale. Con il Museo del Louvre, stiamo scrivendo una storia molto promettente, attraverso la condivisione dei nostri settori di competenza e dei nostri sogni più arditi”. Le parole di Ferla sono confermate, in maniera entusiasta, da Laurence des Cars, Presidente e Direttore del Louvre: “Sono felice di questa collaborazione, ricca di scambi proficui tra i nostri team e segnata dal desiderio comune di servire la Bellezza”. “Nate nel secolo dell’Illuminismo, le nostre due istituzioni condividono la missione di trasmettere la passione per l’arte, il patrimonio e l’eccellenza dell’artigianato antico. Pur essendo saldamente radicate nella storia, sono decisamente aperte al mondo contemporaneo”.
