La prima edizione della 24 Ore di Le Mans virtuale ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico Sabato 13 e domenica 14 Giugno. Anche se, per vedere scendere in pista dal vivo i campioni mondiali dovremo attendere fino a Settembre, questo weekend all’insegna dell’automobilismo digitale non è stato da meno per suspence e forti emozioni.
L’inglese Katherine Legge, capitano del team Richard Mille Racing
Fondata nel 1923, la più antica gara di auto sportive attive nelle competizioni di endurance, è stata supportata per la sua modalità virtuale grazie alla avveniristica piattaforma rFactor2, che ha ricreato tutti i requisiti di una vera e propria sfida: pit-stop e rifornimenti, condizioni meteo, danni e guasti meccanici.
Ma l’eccezionale ed inusuale spirito “digitale” non è l’unico debutto che il pubblico aspettava. A correre tra i grandi big dell’automobilismo, suddivisi in 50 team, la 24 Ore di Le Mans ha ospitato per la prima volta, nella categoria LMP2, un team tutto al femminile. Promotore di questa prima mondiale il marchio di alta orologeria Richard Mille, da sempre appassionato all’automobilismo e alla sfide più coinvolgenti.
Katherine Legge, capitano del team, Tatiana Calderon, Sophia Floersch ed Emily Jones si sono così alternate alla guida, ciascuna sul proprio simulatore, al volante del prototipo LMP2 Oreca, in una due giorni che tutto ha avuto fuorché l’atmosfera del gioco. Una vera sfida al millesimo di secondo sotto la stessa direzione di gara che ha presieduto la 24 Ore di Le Mans nel 2019 e che ha visto il Richard Mille Racing Team classificarsi al 19° posto, a due posizioni dal team di Alonso e Barrichello! Molto più indietro, soltanto al 46° posto, è giunto il team Ferrari presieduto da LeClerc.
La pilota colombiana Tatiana Calderon è la driver femminile che finora ha raggiunto le prestazioni più elevate su una vettura monoposto.
Coinvolgere le donne nel mondo delle corse automobilistiche è il nuovo traguardo che Richard Mille, presidente della FIA Endurance Commission ha raggiunto per mano a Michèle Mouton, famosa pilota francese e presidente della Commissione delle donne FIA nel motorsport. Nell’attesa della prima gara il 19 luglio a Le Castellet all’interno del campionato ELMS, questa edizione virtuale della 24 Ore di Le Mans è stata l’assaggio di un progetto ambizioso che dimostra quanto per Richard Mille non esistano confini e limiti, non soltanto nell’universo dell’orologeria.
La vettura monoposto classe LMP2 del Richard Mille Racing Team correrà il 19 Luglio a Le Castellet nel campionato European Le Mans Series.
“Siamo riusciti a creare un meraviglioso team, patrocinato dai miglior supporters, come Signatec”, ha sottolineato Amanda Mille nella conferenza stampa di venerdì 12 giugno. “Le donne dimostreranno esattamente cosa sono in grado di fare anche soltanto virtualmente. Tutti conoscono la nostra passione per l’automobilismo soprattutto quella di mio padre. Era da tanto tempo che osservavamo eccezionali drivers femminili che non avevano la giusta opportunità di dimostrare il loro talento. Michèle Mouton ha reclutato le migliori pilote e siamo riusciti a creare uno spirito di squadra perfetto. Il nostro marchio è da sempre coinvolto nello sport, di ogni tipo e non solo maschile. Per quanto riguarda il motorsport era arrivato il momento per aprire le porte alle donne anche nelle competizioni più importanti. Siamo consapevoli di volere il massimo e non è una ostentazione. Anzi, è un un progetto per il quale abbiamo lavorato negli ultimi anni con grande passione. Senza un traguardo non si realizza nulla, in qualsiasi settore. E’ la nostra filosofia! Quella che applichiamo quotidianamente nel mondo dell’orologeria. Ci vuole sempre un obbiettivo e occorre prendersi i il tempo per raggiungerlo al meglio, senza compromessi. Quando Philippe Sinault di Signatec, campione del mondo in carica WEC e vincitore dell’ultima 24 Ore di Le Mans nella categoria LMP2, ha accettato di essere parte di questo sogno, abbiamo visto letteralmente il semaforo verde dare il via alla partenza del nostro progetto. Con il Richard Mille Racing Team dimostreremo che le donne possono raggiungere il livello più alto nel motorsport. Non vedo l’ora di vederle correre dal vivo a Le Castellet”.