Solo qualche mese fa l’Odysseus ha rivoluzionato la gamma A Lange & Söhne presentandosi in una veste completamente d’acciaio, una prima volta per la Casa. Oggi è l’oro bianco, insieme al caucciù e alla pelle, a dare il via a una famiglia orologiera vera e propria.

A Lange & Söhne Odysseus in oro bianco Odysseus – Ref. 363.068 – Orologio con cassa in oro bianco di 40,5 mm di diametro, spessore 11,1 mm; quadrante in ottone, grigio; lancette in oro bianco, ore e minuti luminescenti. Calibro di Manifattura Lange L155.1 Datomatic, carica automatica, prodotto, montato e decorato a mano; regolato con precisione micrometrica in cinque posizioni; rotore centrale di carica unidirezionale con massa oscillante in platino; ponte del bilanciere inciso a mano. Funzioni: indicazione di ore, minuti e piccoli secondi con arresto dei secondi; indicazione del giorno della settimana e della data. Riserva di carica: a piena carica 50 ore. Cinturino in caucciù nero; fibbia ad ardiglione in oro bianco. Fondello in vetro zaffiro. Impermeabile fino a 12 bar (120 metri). Prezzo al pubblico 40.500 euro.
Il termine “sportivo-elegante” con cui è stato definito alla sua nascita l’Odysseus qualcosa, forse, lasciava già presagire. Con questo nuovo modello la Manifattura di Glashütte ha deciso di percorrere una strada mai intrapresa prima sia riguardo lo stile, in particolare il progetto architettonico di cassa e bracciale, sia nella scelta dei materiali da utilizzare per entrambi gli elementi. E così, pochi mesi fa, in Lange & Sohne si dava inizio a una piccola grande rivoluzione che, partendo dallo studio e dalla realizzazione di una cassa inedita, ha introdotto numerosi elementi di novità.
Rispetto all’usuale cassa tonda comune a tutte le collezioni realizzate fino a quel momento, la lunetta circolare lievemente bombata ricalca sostanzialmente quella delle serie precedenti, mentre la carrure ha maggiormente stimolato i designer della Manifattura che, facendo propria la massima modernista “la forma segue la funzione”, hanno ideato una nuova sagoma a cuneo per i pulsanti cronografici. Pensati come fossero un’espansione naturale della cassa stessa i due elementi, posti ai lati della corona di carica profondamente zigrinata per consentire una manovrabilità ottimale, disegnano un insieme strutturato che rappresenta la principale innovazione della cassa dell’Odysseus, una sorta di alette laterali tese verso l’esterno delineando, di fatto, la nuova architettura. Per mantenere la proporzione estetica, poi, anche il fianco sinistro della carrure fuoriesce appena, in maniera quasi impercettibile se si osserva l’orologio di fronte, ma utile a garantire un senso di equilibrio a tutto l’insieme. Inedita è pure l’impostazione delle anse, costituite da un singolo pezzo che raccorda al bracciale (o al cinturino) tramite due elementi centrali tipo ganci, quasi fossero state incorporate nella struttura principale. Questo per quanto concerne lo stile della cassa, mentre il cambiamento più travolgente per la Manifattura ha riguardato il materiale prescelto, sia per la cassa stessa che per il bracciale. Per la prima volta, infatti, si è optato per l’acciaio, metallo del tutto nuovo nella gamma A Lange & Söhne, ideale per un orologio dichiaratamente dinamico.
Ma oggi la Casa decide di proporre una versione di Odysseus che “torna” all’oro, o per meglio dire che per la prima volta si affida all’oro, dimostrando innanzitutto l’ampia versatilità del suo primo esemplare sportivo, tale da prevedere differenti possibilità estetiche e diverse scelte di stile. Partendo dunque da un’idea dirompente come quella dell’acciaio, il segnatempo continua il proprio cammino riallacciandosi alla tradizione di una Maison che, per le proprie collezioni, ha da sempre scelto la rassicurante presenza dell’oro e del platino.
Il calibro di Manifattura L155.1 DATOMATIC è visibile attraverso l’ampio oblò in vetro zaffiro del fondello. Offre le consuete finiture Lange & Sohne di altissima qualità, tutte effettuate a mano, tra cui spiccano l’incisione a onde del ponte del bilanciere e la decorazione a nastro di Glashütte della platina.
La versione dell’Odysseus con cinturino in pelle marrone scuro e impunture grigie (Ref. 363.038). Il prezzo, invariato rispetto all’esemplare con cinturino in caucciù, è di 40.500 euro.
Evoluzione naturale
Pur se l’acciaio resta un punto fermo della serie Odysseus, come anticipavamo era possibile prevedere l’utilizzo di altri metalli per la cassa: l’esemplare presentato come il primo componente della sesta famiglia di orologi Lange & Sohne trova dunque la sua naturale evoluzione nel nuovo modello con cassa in oro bianco e cinturino in caucciù o in pelle, che va ad affiancarsi alla prima versione tutta acciaio e con quadrante blu.
La famiglia sta crescendo, appunto, e allarga i propri orizzonti decidendo per una scelta estetica affidata a un metallo nobile come l’oro, che continua a esaltare il carattere del segnatempo senza fargli perdere nulla in termini di dinamismo. L’oro bianco consente infatti di mantenere intatto l’appeal energico dell’orologio, garantito impermeabile fino a 12 atmosfere, mantenendone inalterata sua personalità grintosa, assicurata, se non addirittura esaltata, dalla lucentezza intrinseca del metallo. La cassa può così offrire la stessa decisa alternanza di finiture tra lunetta, lucida e specchiata, e carrure e fondello, profondamente sabbiati. E la medesima intensa satinatura viene riservata anche ai raccordi tra cassa e cinturino, percorsi da ampi e profondi solchi longitudinali.
Una parola va sicuramente spesa per quest’ultimo componente, il cinturino appunto, previsto in due diverse versioni che permettono di scegliere quale stile di Odysseus indossare al polso. Da una parte il caucciù nero per chi predilige una veste attiva, ulteriormente sottolineata dalla presenza di canali interni che agevolano il passaggio dell’aria; dall’altra la pelle, in una tonalità marrone scura e con impunture grigie, per un utilizzo più convenzionale in situazioni nelle quali è l’eleganza disinvolta a essere in primo piano.
In perfetto accordo cromatico è, poi, il quadrante, assolutamente ben riuscito anche grazie a una tonalità decisamente affascinante, un grigio pieno e corposo che A Lange & Söhne ha già utilizzato per molti suoi modelli. Su di esso, oltre alla finestrella della Grande Data collocata in corrispondenza delle ore 3 e suddivisa in due da un traversino, a ore 9 spicca l’indicazione del giorno della settimana, per la prima volta visualizzata tramite finestrella e non a lancetta. Esteticamente il quadrante viene strutturato su diversi livelli che consentono una perfetta percezione visiva delle indicazioni, e mentre la zona centrale è rifinita opaca, gli anelli esterni mostrano un profondo intarsio a raggi di sole che crea un particolare effetto visivo esaltando gli elementi sovrastanti, vale a dire gli indici delle ore applicati in oro bianco, nel quadrante principale, e la scala bianca in quello dei secondi a ore 6. In oro bianco sono anche le lancette, a forma di lancia quelle di ore e minuti, rivestite di materiale luminescente che ne migliora la visibilità.

Il calibro L155.1 DATOMATIC, lato frontale, con in evidenza il meccanismo della data e del giorno della settimana.
Un nuovo movimento
Per Odysseus la Casa ha ideato il calibro di Manifattura L155.1 DATOMATIC, il cui sviluppo era stato già avviato nel 2015. Il nome DATOMATIC indica la combinazione tra meccanismo della data e carica automatica che caratterizza questo movimento di 312 componenti, 32,9 millimetri di diametro, altezza 6,2 millimetri, frequenza di 28.800 alternanze/ora (4 Hertz), 31 rubini, bilanciere di nuova concezione con sistema antiurto con quattro viti di regolazione incassate a filo sull’anello esterno, spirale di altissima qualità prodotta in Manifattura, regolazione micrometrica a declino con vite eccentrica e molla a collo di cigno, riserva di carica a piena carica del bariletto pari a 50 ore. Ha rotore centrale scheletrato e parzialmente rodiato in nero, con massa oscillante esterna in platino.
Come d’abitudine per la Maison, le sue finiture sono tutte rigorosamente eseguite a mano, a partire dalla minuziosa incisione a onde del ponte del bilanciere, fissato con due viti, per arrivare alle lavorazioni a grana circolare o soleillé di ruote e bariletto, fino alla classica – per Lange – finitura a nastro di Glashütte della platina sul lato visibile, mentre le altre zone sono decorate a perlage.
