La cassa quadrata? Un marchio di fabbrica. Riconoscibile, e coerente con lo stile del brand. Ma solo quando si parla di oggetti contemporanei. Perché se a metterci lo zampino è la storia, ecco allora che le forme tonde ritornano protagoniste.

Durante la Seconda Guerra Mondiale le operazioni militari, specie quelle nel Pacifico, richiedevano spesso voli a lungo raggio. Nei quali erano impiegati grandi aerei da ricognizione ma anche caccia bombardieri. Questi ultimi, più piccoli e snelli, non avevano però serbatoi di carburante sufficientemente capaci, e per raggiungere un’autonomia di sicurezza venivano equipaggiati con “cisterne” supplementari a forma di bomba alloggiate sotto le ali. Aerodinamiche e pronte ad essere sganciate una volta vuote. Talmente grandi e capienti che avrebbero potuto ospitare una persona. Nuova destinazione d’uso che finiscono per acquisire una volta terminato il conflitto quando, a prezzi stracciati, venivano acquistate e trasformate in autentici razzi terrestri.
Negli Anni 50 ci si divertiva con poco. Si prendeva un serbatoio aeronautico della Seconda Guerra Mondiale, ci si aggiungeva un motore, un sedile, quattro ruote e il gioco era fatto. Poi, naturalmente, occorreva anche avere il coraggio di lanciarsi a rotta di collo su un lago salato.

Mezzi artigianali, a metà strada tra follia e genio visionario. Leggerissimi, difficili da governare, aerodinamici e soprattutto potenti, perché “imbottiti” con motori V8, il minimo sindacale negli Stati Uniti di quel tempo. Un po’ hot rod, un po’ streamliner. In sostanza, oggetti bellissimi. Il cui progetto (e il cui spirito) è stato ripreso oggi da Bell & Ross, non nuovo a sconfinamenti nel campo delle due e quattro ruote e particolarmente attratto da un veicolo capace incredibilmente di unire le sue due grandi fonti di ispirazione, il mondo dell’auto e quello dell’aviazione. Un mini-bolide, il Bellytanker, figlio di una sconfinata passione per la meccanica, ma contraddistinto da un affascinante gusto rétro.

Vintage, dunque. E rigorosamente meccanico. Caratteristiche affini a una parte del mondo di Bell & Ross, quello più “razionale”, legato alla tradizione.
Quello identificato in una macro collezione che proprio sotto un più ampio cappello contraddistinto della denominazione “Vintage” riunisce oggi circa una cinquantina di referenze suddivise tra WW1, WW2, BR V, BR V Chrono e PW1. Questi ultimi, persino modelli da taschino. Tutti con cassa tonda, dal primo all’ultimo. Ed è qui che si inserisce il nuovo BR V1-92 Bellytanker, tre lancette con data classico, per puristi che non badano alla forma, in tutti i sensi. Semplice ma curato, con indici e numeri applicati, e dettagli che richiamano la piccola e stravagante auto da corsa con cui condivide il nome.
L’ispirazione dei nuovi Bellytanker è 100% di derivazione automobilistica. Nonostante questo, nelle tre nuove referenze, un dettaglio rimanda alla grande passione del brand per il mondo del volo. Il contrappeso della lancetta dei secondi a forma di aereo.

Un “tre lancette” a cui Bell & Ross ha sapientemente affiancato due cronografi.
O meglio, un cronografo declinato in due referenze capaci di distinguersi per la presenza di un bracciale in acciaio a maglie lucido/satinate o di un cinturino in pelle di vitello. Due stili, una sola filosofia. Perché quando si parla di auto sportive e di corse, il cronografo è un must. Ed il brand è andato sul sicuro. Ha attinto cioè dal suo “serbatoio” di BR V2-94 e ne ha tirato fuori una versione “panda” (con contatori a forte contrasto cromatico) calandola in ambito automobilistico grazie all’introduzione di una lunetta in acciaio graduata con un tachimetro. E cioè personalizzandolo, proprio come fatto nel recente passato con il Garde-Côtes (con scala pulsometrica) e l’Aeronavale (con scala dei 60 minuti).
Ma è naturalmente il cronografo, appositamente inventato per misurare i tempi brevi, a sposare a pieno la filosofia Bellytanker. Oggi, così come negli Anni 50, quando decine di belly tank a quattro ruote puntavano ai record di velocità sulle distese dei laghi salati d’America
