Benjamin Comar, nominato Ceo di Piaget nel giugno 2021, ci conduce alla scoperta dell’anima della Maison. Dove vige il celebre motto: “Fare sempre più del necessario”.
Quali sono stati i primi passi della sua nuova mission come CEO di Piaget?
Piaget mi ha sempre interessato e quindi conoscevo bene la Maison. In questo primo anno di lavoro mi sono immerso nella viva comprensione dello spirito del marchio, lasciandomi coinvolgere dal grande savoir-faire che lo contraddistingue. Ho lavorato con tutto il team per capire quale fosse il posizionamento perfetto di Piaget, la cui anima è fondata su due importanti pilastri: il know-how proveniente dalle montagne svizzere ed espresso nella tradizione degli straordinari movimenti ultrapiatti, e l’audacia, o meglio quella che noi chiamiamo “extraleganza” – il binomio tra buon gusto e stravaganza – un patrimonio di valori sanciti attraverso una forte componente creativa.
Seguendo l’evoluzione iniziata con il Piaget Polo S, gli orologi Polo Date 36 mm, presentati nel 2021 e animati dal calibro automatico 501P di Manifattura, propongono la versione contemporanea della collezione rilanciata nel 2016 con la caratteristica forma “shape in shape”.
Nel 2021 le esportazioni di orologi svizzeri hanno registrato ottimi risultati con un aumento del 31,2% rispetto al 2020. Performance confermate anche nel primo trimestre 2022 che si è chiuso con un export di 5,65 miliardi di euro, in progresso del 14,3% in rapporto allo stesso periodo del 2021. Ciò significa che, nonostante la pandemia, il settore dell’orologeria di fascia alta ha mantenuto la propria concreta solidità e stabilità. Quali sono i best-seller di Piaget nel segmento maschile e femminile?
Senza dubbio la collezione Piaget Polo sia per i polsi maschili che per quelli femminili. All’interno del mercato degli orologi da uomo abbiamo riscontrato un aumento della domanda per modelli dal sapore casual chic che all’interno della nostra Manifattura avevamo già sviluppato intorno agli anni ’70, presentando nel 1979 il primo orologio Polo. I risultati che stiamo rilevando oggi nei confronti della collezione Polo sono molto positivi. Questa linea si è ampliata negli anni e oggi è diventata inclusiva, perché, oltre a proporre in aggiunta le versioni maschili cronografiche e scheletrate, ha accolto nella famiglia le declinazioni di 36 millimetri di diametro che sono perfette per i polsi femminili. A fianco di questa collezione gli orologi Piaget Limelight Gala restano un punto di riferimento per chi ricerca la quintessenza dell’eleganza, unita ad un pizzico di stravaganza conferito dalle due anse asimmetriche, così iconiche e riconoscibili.
Piaget Polo Chronograph, cassa in acciaio (diametro 42 mm, spessore 11,2 mm), fondello in vetro zaffiro. Quadrante argentato satinato con decorazioni guilloché e display cronografo di colore blu. Indici e lancette con Superluminova. Calibro 1160P di manifattura Piaget, movimento cronografico a carica automatica. Funzioni: ore, minuti, cronografo, data a ore 6. Riserva di carica: 50 ore. Bracciale in caucciù blu scuro intercambiabile. Limitato a 888 esemplari.
Al salone ginevrino Watches & Wonders 2022, Piaget ha presentato un nuovo esemplare unico che si aggiunge alla collezione Altiplano Ultimate Concept. Questo modello esclusivo è un ulteriore tributo alla vostra tradizione storica nel campo degli orologi ultrapiatti, interpretata con materiali ad alta tecnologia a base di cobalto. Quanto è importante il matrimonio tra innovazione e tradizione per spingere la marca nel futuro?
Pionierismo tecnico e innovazione sono iscritti nel DNA di Piaget fin dalle origini, volti al raggiungimento di una raffinatezza estetica riconoscibile e durevole. Già nel 1874 George Edouard Piaget, la cui competenza era riconosciuta nelle montagne del Giura svizzero e ben oltre i confini elvetici, forniva ad altri marchi le componenti necessarie per la realizzazione di movimenti ultrapiatti. La storia insegna che nel 1957 Piaget creò il movimento meccanico più sottile al mondo, il Calibro 9P – che misurava solo 2 mm di spessore – seguito poi dal 12P nel 1960, il 1200P e il 1208P nel 2010, e il rivoluzionario 900P nel 2014. Risultati che hanno sempre avuto come obbiettivo la ricerca dell’eleganza orologiera più sofisticata. Con il nuovo esemplare Altiplano Ultimate Concept rendiamo omaggio a tutti gli orologiai che hanno lavorato per 6 anni nello sviluppo di questo orologio, celebrando il cielo stellato sotto il quale il primo “battito cardiaco” del segnatempo ha scandito la sua nascita il 7 febbraio 2017, nella Manifattura di La Côte-aux-Fées.
Piaget Altiplano Ultimate Concept Ref. G0A47505, presentato a Watches & Wonders 2022.
Oggi nel mercato del lusso la sostenibilità è oggetto di grande attenzione da parte della domanda, ma anche dell’offerta. All’interno della vostra Manifattura come ve ne prendete cura?
Innanzitutto, per noi sostenibilità significa durabilità di un bene. Dal calibro all’habillage, i nostri orologi sono realizzati per essere trasmessi ai figli e ai nipoti. I nostri servizi post-vendita seguono tutte le esigenze del cliente con costanza e affidabilità nel tempo. All’interno della Manifattura lavoriamo con materiali riciclati e utilizziamo anche fonti di energia rinnovabile come quella prodotta da pannelli solari. Tutti i nostri sforzi hanno come obbiettivo di preservare il nostro bellissimo pianeta e la vita delle future generazioni.
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