Un anno dopo aver rotto i canoni del settore con un orologio praticamente privo di cassa, ecco l’evoluzione della specie: il Bell & Ross BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor.
Versione nuda di uno strumento a tutti gli effetti sperimentale.
BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor: trasparenza estrema
Via il quadrante, una cosa già vista, via parte del movimento, anche qui non certo una novità. Ora, però, via anche la cassa. Soluzione tecnico-stilistica, quest’ultima, decisamente più ardita e mai tentata prima. A continuare di questo passo, tra poco non resterà più niente. Filosofia dell’essenziale, che sempre con maggiore frequenza sta diffondendo il suo verbo tra quei rappresentanti dell’orologeria del terzo millennio decisi a riscrivere le regole del gioco. E, perché no, a sorprendere con le loro trovate geniali. Tra i maggiori esponenti di questa new wave delle lancette, il marchio fondato nel 1992 da Carlos-Antonio Rosillo e da Bruno Belamich che oggi con il Bell & Ross BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor dà ulteriore prova delle proprie capacità, delle proprie ambizioni e del proprio estro con un modello di grande interesse.
Sin dal 2014 la lettera “X” contrassegna tutti i modelli della marca considerati, in qualche modo, sperimentali. È stato così per il primo orologio con cassa in vetro zaffiro. È così ora anche per il nuovo Bell & Ross BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor.
Cassa, movimento, quadrante. L’essenziale al polso
Da quando esiste l’orologio, infatti, il concetto è sempre stato più o meno lo stesso. Un vetro, un quadrante, un movimento e un fondello, il tutto all’interno o direttamente collegato a una cassa. Ma l’arte ha ben presto preteso il suo spazio. E il lavoro di cesello effettuato sui movimenti (la scheletratura), divenuti vere e proprie opere d’arte sotto forma di micro sculture meccaniche, per essere giustamente ammirato ha originato in taluni casi l’esigenza di abbandonare il quadrante e di adottare al tempo stesso un fondo cassa trasparente.
La cassa stessa, però, ha sempre continuato a rappresentare un componente imprescindibile. E lo è tutt’ora. Così a Bruno Belamich, direttore creativo di Bell & Ross, va dato atto di aver trovato una soluzione di compromesso a suo modo geniale. Fondere movimento e cassa in un unico pezzo in modo che quest’ultima sembri sparire nel nulla. Esperimento perfettamente riuscito con l’edizione limitata del Bell & Ross BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor.
Architetturale, seducente, sottilissimo. Il Bell & Ross BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor nasce da un’idea al limite della provocazione. Arrivare ad indossare al polso il nudo movimento.
Nel Bell & Ross BR-X2 Skeleton Tourbillon Micro-Rotor la platina del movimento meccanico automatico (spesso solo 4,05 mm) è stata pensata in pratica per fungere da elemento “portante”, assicurato solamente ad un altrettanto sottile ma resistente anello periferico in acciaio realizzato in un unico pezzo.
Un calibro, il BR-CAL.381, mantenuto al suo posto da due strati di vetro zaffiro (serrati da quattro viti ciascuno) che, grazie alla tenuta delle guarnizioni, assicurano all’orologio un’impermeabilità fino a 5 atmosfere. Minima, è vero, ma superiore a quella di tanti complicati. Pulizia estetica e semplicità. Almeno apparente. Perché in orologeria, da sempre, vale la regola che togliere (con criterio e doverosa attenzione agli equilibri ed ai bilanciamenti) è molto più difficile che non aggiungere.