Sei referenze artistiche battezzate con i nomi di altrettante città simbolo del Belpaese. E un nuovo movimento meccanico di manifattura, il primo di sempre, dichiaratamente Swiss Made. Dolce & Gabbana Manifattura Italiana. I tempi cambiano. Gusto e ambizione, no.
L’arte dell’incisione manuale prende vita nella decorazione del bracciale in oro bianco del modello Milano. Un ore e minuti centrali con movimento meccanico automatico DG 01.01.
Lo scorso anno era stato il Gattopardo. Intrigante, virtuoso, a partire dal nome. Fulgido esempio di come, da una linea di ordinaria collezione, con l’aggiunta di una spiccata dose di creatività mista ad equilibrata follia possa nascere qualcosa di assolutamente straordinario. Un DG7 che DG7 non è. Perché mutato, rivisitato da mani artigiane, ri-settato su canoni non convenzionali, puramente e squisitamente barocchi. Profusione di oro, oro inciso con tecniche antiche. L’evoluzione di un’illuminazione. Arrivata in casa Dolce & Gabbana giusto un anno prima, e manifestata al tempo sotto forma di quattro referenze altrettanto fuori dall’ordinario. Pezzi unici, espressione di prorompenza creativa. Pluri-complicati, con movimenti storici restaurati, inseriti in cornici (parlare di casse sarebbe riduttivo) di assoluto livello. Capolavori, sotto forma di rigorosi oggetti meccanici, intrisi però di riferimenti culturali. Per la maison, creazioni di Alta Orologeria. Progetto relativamente recente, sintomatico dell’attenzione e dell’interesse della marca per gli strumenti del tempo di alto livello. Interesse ribadito in questo 2019 con una collezione dal nome emblematico: Dolce & Gabbana Manifattura Italiana.
Una fase di assemblaggio del calibro DG 01.02 realizzato appositamente da MHC in Svizzera per Dolce & Gabbana. È una variante sul tema del DG 01.01, con in più la visualizzazione sul quadrante delle 24 ore.
Che Dolce & Gabbana, nell’industria del tempo, sia giunta dov’è oggi, non stupisce. Che faccia ricorso a mestieri d’arte patrimonio di marche ben più riconosciute e radicate nel settore, nemmeno. Tantomeno sorprende che la maison sia arrivata ad annoverare nel proprio catalogo movimenti di manifattura. Ciò che più meraviglia, allora, è piuttosto la rapidità con la quale D&G ha portato a compimento la sua ascesa nel mondo dell’orologeria che conta. Quella riconosciuta, da tutti e dappertutto. Un’orologeria approcciata per la prima volta nel 2012 con il lancio delle collezioni maschili (DG7, DG7 Gems e DS5) e sublimata solo un lustro più tardi con il progetto Alta Orologeria. Un mondo a parte. Materializzato attorno ad una filosofia divenuta un credo: ricercare ed impiegare le eccellenze, ovunque esse siano. Riconoscere il know how proprietario di realtà specializzate ed affidarsi ad esso. Tradotto in fatti, prendere coscienza dei propri punti di forza ma anche di quelli degli altri. Senza deliri di onnipotenza. Quindi, creatività e mani italiane, tecnica e meccanica svizzera. L’equilibrio perfetto, esaltato non a caso nelle nuove referenze in edizione limitata (13 esemplari per modello) della collezione Dolce & Gabbana Manifattura Italiana.
Tre delle sei referenze a tiratura limitata (13 esemplari ciascuna) della collezione Dolce & Gabbana Manifattura Italiana. Da sinistra, Venezia, Roma e Firenze.
Una collezione importante, per numerica e fattura. Lavorata di cesello, incisa, intarsiata, dalle migliori eccellenze del settore. Eccellenze italiane custodi di mestieri d’arte antichi. Preservati, tramandati, esplicitati su casse e anse ornate, decorate, a volte quasi pettinate. Referenze intrise del Dna estetico e culturale del mondo Dolce & Gabbana e dunque uniche per approccio estetico e dunque gusto. Raffinati pezzi di orologeria gioielliera. Per pochi. Perché essere sofisticati implica il fatto di essere al contempo selettivi. E così è la collezione Dolce & Gabbana Manifattura Italiana. Linea rivolta ad intenditori amanti di ciò che è bello e perché no, estroso. Ma sempre, parlando di orologi, inappuntabile a livello tecnico. Sicurezza garantita dal primo movimento di manifattura della maison (DG 01.01), fatto realizzare in Svizzera ad uso esclusivo negli atelier della Manufacture Hautes Complications. E subito evoluto per poter manifestare una visualizzazione sulle 24 ore (DG 01.02). Testimonianza tangibile di una consapevolezza, e di una maturità, ormai pienamente e meritatamente acquisita.
I modelli Firenze e Venezia presentano un quadrante suddiviso in 24 ore. Particolarità che si rifà all’Hora Italica, metodo di conteggio del tempo in uso a partire dal Trecento e ancora presente negli orologi del Duomo di Firenze e della Torre dell’orologio di Piazza San Marco a Venezia.
Finemente ornate nella cassa, nel quadrante e nelle anse. Ognuna con specifici richiami alla città di riferimento. Da sinistra, le referenze Napoli, Milano e Palermo di Dolce & Gabbana Manifattura Italiana.
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