Versatile, luminoso e perfettamente sintonizzato ai desideri della donna contemporanea. Il Laureato 34 di Girard Perregaux racchiude in un orologio l’intreccio armonioso tra la storia del tempo e la modernità.
Uno splendido saggio di Carlo Rovelli, al top della classifica tra i libri più venduti durante le ultime settimane, si addentra nel grande mistero che vigila la nostra esistenza e che affascina l’uomo fin dalle origini: il Tempo. Tra teorie quantistiche, scoperte scientifiche e meravigliosi estratti di letteratura e poesia “L’ordine del tempo” conduce ad ogni pagina il lettore in un viaggio mentale di riflessione e scoperte. Come nel richiamo di “Introduzione alla metafisica” di Heidegger in cui viene spiegato come la coscienza interna del Tempo si identifichi con l’orizzonte stesso dell’uomo. E la Donna?

Per decenni, lo sappiamo bene, la meccanica del tempo e l’orologeria, sono state appannaggio dell’universo maschile; in passato la signora dell’alta società, vuoi per regole di bon ton, vuoi per consuetudine, era solita domandare l’ora al proprio cavaliere o celarla segretamente in un gioiello, bracciale o sautoir, quasi fingendo che il tempo fosse una variabile che non le appartenesse.

Oggi fortunatamente, di pari passo alle evoluzioni culturali, l’ineluttabile inafferrabilità del tempo ha sancito anche l’assoluta libertà della donna di possedere un orologio e soprattutto di scegliere quale indossare al proprio polso. Il segnatempo è diventato così il complice, il moderno gentiluomo, che non solo rivela le ore, ma che con la sua essenza, ci accompagna nell’emozione di ogni attimo, svelandoci il mistero che racchiude in pochi millimetri.

Considerando che noi donne siamo sempre attratte dal fascino delle leggende che si dipanano nel corso del tempo, l’intreccio tra storia e modernità racchiuso nei modelli Laureato 34 della nuova collezione di Girard Perregaux non potrà che appassionarci.
Occorre volgersi indietro di qualche decennio, verso la metà dei ruggenti anni 70.
Mentre le grandi rivoluzioni culturali, l’esplosione colorata delle arti visive, le trasformazioni della moda e dello stile facevano da protagonisti sulla scena mondiale, l’aria audace del rinnovamento soffiava anche nella piccola Svizzera.
È il 1975 quando in casa Girard Perregaux nasce il primo orologio Laureato.
Forte appeal estetico, meccanica d’avanguardia ed eccezionale attenzione ai dettagli sono le prerogative che sanciscono il modello come icona, divenuto negli anni successivi un must, simbolo proprio di quell’epoca visionaria.


Nella nuova collezione Il Laureato di Girard Perregaux, presentata al SIHH2017, le inedite interpretazioni femminili possiedono la stessa forte identità del passato con un tocco contemporaneo perfettamente sintonizzato ai desideri di noi donne moderne. Eclettiche, poliedriche, sempre in movimento, vogliamo al nostro fianco, e perché no, al nostro polso, un compagno che possieda la medesima affinità.

Nei suoi 34 mm di diametro, Il Laureato Girard Perregaux esprime proprio questa versatilità glamour, grazie al gioco continuo tra linee e forme geometriche della cassa. Non esiste staticità, ma un costante dialogo tra la lunetta ottagonale, incorniciata da un cerchio, ed il quadrante che abbellito con il motivo « Clous de Paris » è ricco di movimento. L’orologio possiede così un’energia che si reinventa in ogni attimo, pur restando fisso e fermo nella sua affidabilità di misurare il tempo. Ed è qui che ancora una volta tornano gli stilemi del suo passato, perché il Laureato 34 batte un movimento al quarzo di Manifattura, evocando uno dei capitoli della storia della Maison Girard Perregaux dedicata alle donne. Nel 1978, la casa svizzera di La Chaux-de-Fonds, fu il primo marchio a proporre un movimento di così piccole dimensioni da poter essere dedicato all’orologeria per signora.

Nella finezza del suo spessore (7,75 mm), Il Laureato 34 di Girard Perregaux, raggiunge così la perfezione delle proporzioni.

A noi non resta che scegliere quale declinazione fare nostra: in acciaio, più sportiva, quella preziosa in oro rosa, o la variante che vede abbinati i due metalli. Mentre la luce di una cascata di diamanti (56) disposti sulla lunetta a regola d’arte ci sussurra che sono sempre i dettagli a fare la differenza.
Consapevoli che sebbene nel nostro essere donne forti, indipendenti e determinate, lo spazio che il mistero del tempo regala al sogno e alla poesia, rappresenta un dono a cui mai vorremmo sottrarci.
