Antonio Calce aveva preannunciato durante la nostra intervista che il 2017 sarebbe stato per Girard Perregaux un anno di sorprese. Il Ceo del marchio svizzero non si è fatto attendere e ha lanciato da pochi giorni sul mercato il nuovo Laureato Squelette: pura architettura in 42 mm di diametro.
– Clicca qui per leggere l’intervista al CEO di Girard Perregaux –
Tra gli intenditori e gli addetti ai lavori nel settore dell’orologeria, parlare di Manifattura significa addentrarsi in un universo dove know how e competenze rappresentano le fondamenta e i pilastri della meccanica del tempo.
Non sono tutti i marchi che possono vantare l’ ideazione e la realizzazione del prodotto, dal primo fino all’ultimo passaggio della catena, letteralmente tra “le mura” di casa propria. Una nobile vocazione che non conosce indulgenza, ma una costante ricerca di perfezionamento sapientemente dosata nell’anima di ogni segnatempo.
I maestri orologiai della Manifattura Girard Perregaux colti durante il loro lavoro e alcune componenti di un orologio che è divenuto l’emblema del marchio: il Tre Ponti.
Nella Manifattura Girard Perregaux questa filosofia, che pone le competenze tecniche al servizio della bellezza estetica, è nata nel 1791 e continua ad essere riconoscibile in ogni orologio finito che poi vediamo sul mercato.
Non solo storia e tradizione ma una passione sfrenata per le complicazioni, quelle che fanno brillare gli occhi agli appassionati. Come naturale conseguenza, ecco arrivare il Laureato Squelette in una collezione già ricca di trenta referenze, presentata a gennaio al SIHH di Ginevra. Un movimento scheletrato, interamente realizzato in house, che racconta savoir faire ed eccellenza, potremmo dire genetiche, nelle due versioni in acciaio e oro rosa di 42 mm di diametro.
In Svizzera, a La Chaux-de-Fonds, i maestri orologiai che lavorano in Manifattura sono soliti esclamare sorridendo che non c’è mistero riguardo ad un Girard-Perregaux, semplicemente più di due secoli di arte e un impegno perpetuo alla perfezione.
Il Laureato Squelette esprime nella sua essenza lo stesso concetto, perché la scheletratura nel settore orologiero corrisponde proprio all’atto di svelare gli ingranaggi che guidano la misurazione del tempo o meglio il volto più nascosto di un movimento in cui la platina, i ponti e altre componenti vengono traforate ad arte.
La scheletratura non è soltanto un puro abbellimento ed una ricerca estetica. Anzi, per realizzarla occorrono abilità e minuzia rare, perché il ricamo del metallo deve permettere comunque l’armonia di tante variabili. Spazio, densità, peso e velocità vanno rispettate e poste in equilibrio, nonostante l’asporto della materia, per permettere il buon funzionamento dell’orologio.
Uno studio approfondito che potremmo equiparare all’architettura e moltissimo alla matematica. Se pensate che il primo esemplare scheletrato è comparso proprio nell’epoca dell’Illuminismo, grazie agli studi di André Charles Caron, l’orologiaio francese di Luigi XV. Scienza e ragione portarono così non solo una nuova “luce” nella mente umana, ma anche tra le componenti di un meccanismo, sottraendolo all’oscurità del suo mistero.
Indossando il Laureato Squelette osserverete la luce penetrare all’interno del calibro GP1800-0006, il primo della famiglia GP1800 a possedere un bilanciere ad inerzia variabile.
Vi mostrerà i contrasti tra volumi pieni e vuoti e si insinuerà attraverso il rotore, modellato in un blocco di oro rosa e poi traforato come un ricamo. Le curve nude, semplicemente smussate vi racconteranno di un orologio contemporaneo ed essenziale, ma quegli indici, quasi sospesi nello spazio, e le mille trasparenze vi descriveranno la Manifattura Girard Perregaux. A La Chaux-de-Fonds artigianato innovativo e design audace sono sempre di casa e non ne fanno mistero!