Alla 41 esima edizione del Dresden Music Festival, Joyce DiDonato si aggiudica il Glashütte Original MusicFestivalAward, il premio che la Manifattura sassone di alta orologeria tedesca dedica alla musica e all’impegno sociale.

“L’arte cambia le vite. È davvero così semplice. Sono continuamente ispirata dal detto “l’opposto della guerra non è la pace, è la creatività.” È la voce di Joyce DiDonato, strabiliante e carismatica mezzo soprano statunitense, a farsi portavoce di questo manifesto sociale dal palco del Dresden Kulturpalast. Un inno non solo alla musica, ma all’arte e alle sua poliedrica essenza intesa come potente veicolo per trasmettere ideali educativi che non devono mai essere dimenticati.
Apprezzata dalla critica e conosciuta per la tenace dedizione nella valorizzazione di progetti umanitari ( tra le quali numerose esibizioni per i detenuti delle carceri di Sing Sing), Joyce ha ricevuto tra i applausi di un pubblico emozionato, circa 1800 appassionati accorsi da tutto il mondo, il premio che Glashütte Original tributa ormai da 15 anni alle grandi figure della cultura internazionale.
Il patrimonio, 25’000 euro, donato dalla manifattura sassone sarà devoluto all’associazione “El Sistema” promuovendo l’integrazione infantile dei rifugiati nei campi profughi di Lesbo ed Atene attraverso l’istruzione musicale.
Il tourbillon volante simbolo del Glashütte Original MusicFestivalAward. Realizzato dagli studenti della scuola “Alfred Helwig” che ogni anno istruisce 24 futuri orologiai e quattro produttori di utensili essenziali per la realizzazione di un segnatempo e dei celebri orologi tedeschi.
Giunto alla sua quindicesima edizione il Glashütte Original MusicFestivalAward conferma quanto musica ed orologeria siano di forte nutrimento per il nostro futuro, intesi come potenti vettori per il dialogo e l’incontro tra i popoli, superando confini territoriali e sociali.
Il simbolo di questa forte valenza è custodito nel trofeo donato da Glashütte Original alla mezzo soprano, un tourbillon “volante” realizzato dagli studenti della scuola orologiera “Alfred Helwig” di proprietà di Swatch Group e costituita in nome della trasmissione della conoscenza e dell’istruzione dei giovani nel futuro. Una formazione, perfettamente equilibrata tra l’insegnamento dell’alto artigianato e le più moderne tecniche, che desidera perpetuare la tradizione secolare della storica scuola che proprio nella piccola cittadina di Glashütte diede i natali a tutta l’orologeria tedesca.
Fondata nel 1878 da Moritz Großmann e dal 1881 situata nell’edificio che oggi accoglie il German Watch Museum, l’istituto formò grandi maestri orologiai per oltre un secolo, fino alla sua chiusura nel 1992. Non solo, la sua reputazione fu riconosciuta a livello internazionale, tanto da attrarre un pubblico davvero eterogeneo. Già nel primo decennio della sua costituzione, nonostante i viaggi all’epoca fossero difficili da effettuare, un terzo degli apprendisti giungeva dall’estero: i primi visitatori internazionali arrivarono da Cincinnati, Vienna, Strasburgo, Londra, Birmingham e New York.
La sede del German Watch Museum Glashütte che dal 1881 fino al 1992 ha ospitato la storica Scuola orologiera tedesca. Una curiosità: l’albo fotografico del 1969 rivela tra i 33 apprendisti ben 13 donne studentesse!
Oggi è il German Watch Museum Glashütte a tramandare la storia della Meccanica del Tempo originaria della Sassonia, un vero e proprio tempio intellettuale che, in soli dieci anni dalla nascita, ha attratto ben 365.000 visitatori provenienti da oltre 114 paesi del mondo. Un archivio completo, un laboratorio di restauro e una affascinante biblioteca sono soli alcuni dei preziosi gioielli che la Fondazione museale intitolata a Nicolas G. Hayek gestisce per il grande pubblico. Dal 2014 sono numerosissime le attività pedagogiche e le esperienze individuali di apprendimento per i più piccini in età scolare. Nella consapevolezza che la scoperta del “sapere fare” sia un buon primo passo verso un futuro migliore.
