Il consueto appuntamento annuale del Grand Prix d’Horlogerie de Genève si è svolto in un clima inusuale e poetico allo stesso tempo, trasformandosi in uno show digitale che ha “laureato” il Piaget Ultimate Concept Watch con l’”Aiguille d’Or” Grand Prix.
I CEO e i rappresentanti dei Marchi partecipanti posano per la foto di rito con i premi assegnati agli orologi vincitori.
Il Grand Prix d’Horlogerie de Genève (GPHG) è considerato l’Oscar dell’orologeria, e come tale vanta la sua “statuetta”, una mano tesa verso l’alto che simboleggia la sapienza e la maestria di cui l’universo delle lancette è espressione. Ma raffigura anche la memoria e la trasmissione di quella conoscenza artigianale imprescindibile in una realtà che sulla manualità, sull’estro, e sulla fantasia creativa dell’essere umano basa la sua storia passata come anche molta di quella attuale. E non è un caso che il suo creatore, il grafico ginevrino Roger Pfund – progettista anche del passaporto e di molte banconote svizzere – quando stava elaborando il soggetto di quello che sarebbe poi divenuto a tutti gli effetti il trofeo simbolo della manifestazione si sia ispirato al genio di Michelangelo, e in particolare al dettaglio dell’affresco sulla Cappella Sistina in cui Dio tocca la mano tesa di Adamo per dargli la vita. Un riconoscimento consegnato direttamente nelle mani dei rappresentati dei Marchi vincitori di ciascuna categoria durante la serata di premiazione di un evento che da due decenni decreta l’eccellenza dell’arte orologiera, premiando quei segnatempo che, nel corso dell’anno, si sono fatti apprezzare per qualità estetiche e tecniche.
Il trofeo in bronzo viene conferito a quegli orologi che, a giudizio insindacabile di una giuria di esperti, si sono distinti durante il corso dell’anno.
Nel 2020 il Grand Prix è giunto alla sua ventesima edizione, un’edizione “speciale” che a causa della pandemia e della situazione sanitaria internazionale si è svolta in un clima diverso rispetto a quello cui siamo abituati, e in cui il Théâtre du Léman di Ginevra, sede dove ha luogo la cerimonia ufficiale di premiazione, è stato sostanzialmente riservato alla sola presenza dei CEO e dei rappresentanti delle Maison vincitrici. Il 12 novembre durante tutta la serata era comunque possibile seguire lo show in digitale, e non è mancato quel clima brioso e vivace che
caratterizza ogni anno il momento dell’assegnazione degli ambiti riconoscimenti. Grazie, ancora una volta, all’abile conduzione dell’attore, regista e sceneggiatore francese Edouard Baer, e all’ambientazione suggestiva e poetica, decisamente originale quest’anno, in cui dei balloon rossi hanno “sostituito” i volti del pubblico mancante.
Breitling è stato premiato sia nella categoria Diver’s Watch Prize con il Superocean Automatic 48 Boutique Edition, che in quella “Petite Aiguille” con il Superocean ’57 Limited Edition II.
A Piaget l’“Aiguille d’Or” Grand Prix
L’Academy, rete creata all’inizio del 2020 e composta da 350 esperti provenienti dai principali settori dell’industria orologiera internazionale, ha selezionato 84 orologi che si sono sfidati per vincere uno dei 19 premi previsti. Una giuria di 30 membri si è poi riunita a porte chiuse a Ginevra per votare, con scrutinio segreto, i vincitori. Alla designazione hanno comunque partecipato anche i rimanenti componenti dell’Academy attraverso la piattaforma digitale dedicata. I risultati hanno decretato l’Altiplano Ultimate Concept di Piaget, maestro di tecnica e sottigliezza, come orologio dell’anno, e a tal proposito il segnatempo è stato insignito del prestigioso riconoscimento “Aiguille d’Or” Grand Prix.
Il ritorno dell’Aluminium Chronograph di Bulgari è stato salutato con l’Iconic Watch Prize, il Chronometry Watch Prize invece lo ha conquistato Chronométrie Ferdinand Berthoud con FB 2RE.2, e il Calendar and Astronomy Watch Prize lo ha ricevuto Vacheron Constantin per il sofisticato Overseas Perpetual Calendar Ultra-Thin Skeleton.
Due i riconoscimenti per Breitling: nella categoria Diver’s Watch Prize con il Superocean Automatic 48 Boutique Edition, e in quella “Petite Aiguille”, conquistata dal Superocean ’57 Limited Edition II.
Parmigiani Fleurier ha conquistato l’Innovation Prize grazie all’Hijri Perpetual Calendar, con cassa in platino e indicazioni basate sul calendario lunare islamico.
L’Innovation Prize, invece, è stato assegnato all’Hijri Perpetual Calendar di Parmigiani Fleurier. A Bovet 1822 sono andati due premi: il Mechanical Exception Prize, per il Récital 26 Brainstorm Chapter 2 e il Ladies’ Watch Prize per il modello Miss Audrey. Rimanendo in tema di orologeria femminile il Ladies’ Complication Watch Prize lo ha vinto Charles Girardier con il Tourbillon Signature Mystérieuse «fleur de sel», e la categoria Jewellery Watch Prize l’affascinante Frivole Secrète Watch realizzato da Van Cleef & Arpels, che si è aggiudicata anche l’Artistic Crafts Watch Prize con il Lady Arpels Soleil Féerique. Per le categorie maschili, il Men’s Watch Prize se lo è aggiudicato Voutilanen con il suo 28SC, mentre il Men’s Complication Watch Prize è andato a Greubel Forsey con Hand Made 1.
Il design originale dello Streamliner di H. Moser & Cie., unito a una tecnica sofisticata che consente di avere per la prima volta un calibro cronografico automatico con meccanismo flyback per i secondi e i minuti montati al centro, è valso all’orologio il Chronograph Watch Prize. Alla Maison è andato anche l’Audacity Prize per l’Endeavour Cylindrical Tourbillon H. Moser X MB&F, realizzato in collaborazione con il brand di Maximilian Büsser.
Lo Streamliner Flyback Chronograph Automatic di H. Moser & Cie., con le sue linee e la sua tecnica sorprendenti, ha convinto i giurati che gli hanno assegnato il Chronograph Watch Prize, e la Maison ha ricevuto anche l’Audacity Prize per l’Endeavour Cylindrical Tourbillon H. Moser X MB&F, lo stupefacente tourbillon nato dalla collaborazione con il brand di Maximilian Büsser. Il Challenge Watch Prize è stato nuovamente conferito a un Tudor (lo scorso anno era andato al Black Bay P01), in particolare al Black Bay Fifty-Eight.
Mentre l’Horological Revelation Prize è andato a Petermann Bédat per il Dead Beat Second. Infine il premio speciale della Giuria, che ogni anno rende omaggio a un personaggio importante dell’universo orologiero, per il 2020 è stato assegnato ad Antoine Simonin, orologiaio, insegnante, editore ed ex Direttore della WOSTEP Foundation.