Mademoiselle Coco era solita aprire il guardaroba maschile. Per ispirarsi, e realizzare creazioni che avrebbero poi puntualmente segnato un’epoca nella moda al femminile. Poi, nel 2016, per la prima volta Chanel Horlogerie ha lanciato un orologio, in oro, 100% per lui. Non a caso chiamato Monsieur. Un modello replicato quest’anno con una versione in platino.
Quando si è palesato, nella primavera del 2016, è riuscito nell’intento di sorprendere.
Persino i puristi dell’alta orologeria.
E, per chi si porta appresso un nome che arriva dal mondo della moda, non è certo cosa da poco. Prima di tutto perché mai prima di quel momento Chanel si era cimentata in campo esclusivamente maschile (al massimo alcune referenze del J12 avevano giocato in territorio misto, svolgendo egregiamente il loro ruolo di modelli unisex), e secondo perché, sempre per la prima volta, la maison parigina si era spinta laddove nessuno avrebbe mai pensato potesse arrivare. Ovvero a realizzare un proprio movimento di manifattura. Per di più, complicato.
Il Monsieur de Chanel è stato pensato per chi crede che l’orologio sia molto di più di un semplice oggetto da allacciare al polso deputato semplicemente a fornire un’informazione relativa al tempo. Ma una firma, un tocco di eleganza personale.
Un movimento, il Calibro 1, a cui Chanel è arrivata per gradi, senza saltare una tappa.
Un percorso iniziato nel 1987, anno in cui la maison ha fatto il suo debutto nel mondo delle lancette (il 30esimo anniversario è stato festeggiato quest’anno con un secondo movimento di manifattura, il Calibro 2, questa volta dedicato alle collezioni femminili e andato a impreziosire il Première, ovvero il primo orologio della marca), proseguito nel 1993 con l’acquisizione della G&F Châtelain con sede a La Chaux-de-Fonds, dove oggi prendono vita gli orologi di Chanel Horlogerie, e culminato nel 2011 con l’acquisizione di una quota di minoranza di Romain Gauthier e con l’apertura di quello che è stato battezzato “Chanel Watch Creation Studio”. La fucina dei movimenti in-house della marca.
Per la sua finalizzazione sono stati necessari cinque anni. Non poco, ma neanche tanto vista la complessità del progetto. Ma se a livello estetico il Monsieur de Chanel è stato concepito a Parigi, nel Creation Studio del brand, la sua realizzazione tecnico/meccanica è tutta Swiss Made. Perché è negli ateliers di La Chaux-de-Fonds che i tecnici hanno lavorato duro per venire a patti con le richieste dei creativi. Richieste andate in direzione di un movimento dallo spiccato senso artistico ma non solo. Perché nel Calibro 1 è anche possibile riscontrare qualche elemento iconico di Chanel. Come il simbolo della cometa, ripreso nel bilanciere, o quello del leone (segno zodiacale di Gabrielle Chanel), impresso sulla corona ma soprattutto sulla platina. Scelto per andare a identificare, dal Calibro 1 in poi, tutti i movimenti prodotti in-house da una realtà che sempre di più si sta conquistando un posto di rilievo nel panorama orologiero che conta.
Come in tutte le creazioni di Chanel anche nel Monsieur non potevano mancare riferimenti al mondo di Coco.
Il colore nero dei ponti e della platina del movimento, la stella cometa sul bilanciere, il simbolo del leone e il perimetro di Place Vendôme, riprodotto nella cornice della finestra delle ore saltanti.
Il layout è rimasto immutato. Ciò che distingue invece il Monsieur Platinum Black è il materiale della cassa, platino appunto (per la precisione 68,20 grammi complessivi), e un raffinato quadrante in smalto nero Grand Feu.
La cui realizzazione risulta particolarmente complicata per via della sua superficie su più livelli. Tanto da richiedere circa 10 ore di lavoro e un trattamento separato per il sotto-contatore dei secondi continui, realizzato a parte e poi assemblato. Un dettaglio destinato a fare la differenza su cui spiccano con ancora maggiore evidenza il contatore dei minuti retrogradi (la lancetta torna allo zero con un movimento antiorario una volta raggiunto il 60) sviluppato su un arco di 240° e le ore saltanti.
Due complicazioni tecniche che rendono unico il Monsieur de Chanel.
H2: La scelta di sviluppare i minuti retrogradi lungo un arco di 240° in luogo dei “classici” 180° è stata voluta per garantire maggiore leggibilità. Ma ha premiato anche dal punto di vista estetico. Perché ha dato vita a un gioco di cerchi concentrici che richiama quello del Calibro 1.
Già al suo debutto, nel 2016, il Monsieur de Chanel era stato concepito per essere un orologio esclusivo.
E per questo la sua produzione era stata attentamente centellinata: 150 esemplari numerati in oro bianco (Ref. H4799) e 150, sempre numerati, in oro beige (Ref. H4800), esclusiva della maison. Una consuetudine riproposta anche per il nuovo Monsieur Platinum Black (Ref. H4801). Disponibile dal mese di settembre, anch’esso in edizione limitata, anche se questa volta non numerata. In una quantità ancor più limitata: solamente 100 esemplari.