Il Montblanc 1858 Geosphere, tra le icone della linea dedicata alle esplorazioni alpinistiche, è stato appena presentato in una nuova versione in titanio grado 5 con dettagli blu e color ghiaccio.
Montblanc 1858 Geosphere – cassa (42 mm) in titanio grado 5 – quadrante blu e color ghiaccio – movimento meccanico a carica automatica di Manifattura Calibro MB 29.25 con data, secondo fuso orario e complicazione ora universale – autonomia di circa 42 ore – cinturino in vitello blu. Prezzo: 5.800 euro.
Sfidare se stessi, le proprie paure, i propri limiti, ma rispettare la natura e la sua grandiosità osservandola da sette delle cime più alte di ciascun continente: nel mondo dell’alpinismo questa impresa rappresenta un punto di arrivo, ed è una delle più ambite tra gli amanti della scalata. “Seven Summits”, le sette vette, o sette cime, sono altrettante montagne sparse in tutto il globo, i sette tetti del pianeta da conquistare picco per picco. Un’impresa epica, portata a termine per la prima volta nel 1985 dall’imprenditore e alpinista statunitense Richard Bass, che si differenzia dalla conquista degli “ottomila”, ovvero le 14 montagne che superano gli ottomila metri, compiuta per la prima volta da Reinhold Messner tra il 1970 e il 1986. Messner ha conquistato anche le sette vette, completando l’ascesa nel dicembre 1986, e ha stilato una propria lista sostituendo il monte Kosciuszko (2.228 metri) con il Puncak Jaya o Carstensz Pyramid (4.884 metri). Dal punto di vista dell’alpinismo la lista Messner è più impegnativa, ma a oggi sono da considerarsi entrambe ufficiali e quindi valide. Rispetto agli ottomila, in cui le cime si trovano esclusivamente in Asia tra Cina, Pakistan, Nepal e India, l’iniziativa Seven Summits ha un respiro più ampio, planetario, poiché le vette sono sparse tra Oceania (Kosciuszko/Puncak Jaya), Europa (Monte Elbrus, 5.642 metri), Antartide (Monte Vinson, 4.892 metri), Africa (Kilimanjaro, 5.895 metri), Nordamerica (Denali, 6.190 metri), Sudamerica (Aconcagua, 6.962 metri), e naturalmente Asia (Everest, 8.850 metri). A questa mitica e appassionante prova rende omaggio una delle icone principali della linea Montblanc 1858, il 1858 Geosphere, che quest’anno trae ispirazione direttamente dai colori dei ghiacciai le cui tonalità sono in costante cambiamento passando dal bianco candido al color ghiaccio, al blu profondo.
Un nuovo bracciale in titanio e acciaio con fibbia déployante tripla per questa versione del Montblanc 1858 Geosphere (6.100 euro). Sul quadrante blu si nota l’autentico logo Montblanc degli anni ’30.
Decisi dettagli estetici
Oltre a rievocare la purezza e la maestosità della natura, il mix di cromie contribuisce all’aspetto dinamico del quadrante dal fondo blu fumé con i caratteristici globi bombati e girevoli color ghiaccio che rappresentano i due emisferi terrestri e sulla cui superficie si posizionano una serie di puntini blu a indicare le sette cime e il Monte Bianco. Entrambe le figure vengono incise anche sul fondello, assieme a una bussola e a due picconi incrociati. Ma è il titanio grado 5, per la prima volta utilizzato in questo modello, a sottolineare ulteriormente la tecnicità dell’orologio Montblanc 1858 Geosphere. Perfetto sotto il profilo estetico grazie a una tonalità scura e intensa che si adatta allo suo stile avventuroso, lo è altrettanto dal punto di vista tecnico poiché si tratta di un metallo robusto, antigraffio, insensibile alle variazioni di temperatura, resistente ai campi magnetici. Ed estremamente leggero. Di 42 millimetri di diametro e 12,8 millimetri di spessore, la cassa ha lunetta bidirezionale in acciaio inossidabile con inserto blu in ceramica, bordi zigrinati e punti cardinali incisi e rivestiti con SuperLuminova®, ed è garantita impermeabile fino a 10 atmosfere. Nuovi sono anche il cinturino in pelle di vitello blu sfumato con impunture bianche realizzato nella Pelletteria di Firenze, e il bracciale bimetallico vintage in titanio satinato opaco e acciaio lucido.
Grazie all’abbondante dose di SuperLuminova® che riveste le lancette, le cifre arabe, gli indici, i punti cardinali e i continenti dei globi rotanti che rappresentano i due emisferi terrestri, Nord a ore 12 e Sud a ore 6, il quadrante risulta ben leggibile anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Un’utile complicazione
Gli amanti dei viaggi in giro per il mondo troveranno assolutamente irrinunciabile la pratica e intuitiva funzione di ora universale ottenuta attraverso gli emisferi terrestri posti a ore 12 e a ore 6: due globi bombati che ruotano in direzioni opposte compiendo un’evoluzione completa in 24 ore. Circondati da una scala con i 24 fusi orari, ciascuno con indicatore giorno/notte blu finitura rodio e meridiano di riferimento della longitudine evidenziato da una linea blu rivestita di SuperLuminova®, si muovono consentendo l’indicazione costante dei diversi fusi orari. A ore 9 si trova un secondo fuso, mentre a ore 3 è collocata la finestra della data, legata all’ora locale. A regolare tutte le funzioni ci pensa il calibro di Manifattura MB 29.25, meccanico a carica automatica, con 26 rubini, 28.800 alternanze orarie, spirale piana, autonomia di marcia di circa 42 ore.
Omaggio al passato e sguardo al presente
Se a una prima osservazione è l’impostazione moderna del segnatempo a balzare maggiormente all’occhio, l’aspetto generale del 1858 Geosphere rivela in realtà uno spirito vintage grazie a dettagli ispirati principalmente alla tradizione. Ricollegandosi in particolare ai cronografi Minerva degli anni ‘20 e ’30, leggendari orologi professionali destinati a un uso militare e alle esplorazioni in montagna, che si sono distinti per precisione, leggibilità e capacità di resistenza alle condizioni più estreme. Oggi la reinterpretazione di questi modelli storici aggiunge una nuova pagina al savoir-faire artigianale Montblanc, una pagina fatta di blu e ghiaccio, di titanio e ceramica, di ritorno alla natura e tecnologia. A chi si rivolge dunque l’orologio attuale? La sua connotazione tra il tecnico e lo sportivo ne fa il compagno ideale sia in situazioni estreme che durante lo svolgimento di sport, competizioni, gare. Ma è evidente che la vocazione ricercata consente l’utilizzo del Montblanc 1858 Geosphere secondo un orizzonte ben più ampio: perfetto con un outfit casual chic nel tempo libero come con un abbigliamento più formale durante le ore lavorative.