Il cronografo? Un simbolo della lealtà sportiva. Indiscutibile, incontestabile, allo stesso tempo giudice e testimone di una performance. Ma anche parte del passato e della storia di Minerva e, di conseguenza, di Montblanc. Che con un viaggio a ritroso nel tempo lo ha omaggiato nei cinque modelli della nuova collezione Montblanc TimeWalker.
Cinque modelli, ovvero le prime avanguardie del lavoro di Davide Cerrato, arrivato in Montblanc sul finire del 2015 per volere del CEO Jérôme Lambert e da lui assegnato in forza alla divisione orologi, nelle vesti di managing director.
Cinque modelli la cui ispirazione, tecnica e stilistica, è frutto dell’immenso heritage conservato nel museo storico del brand a Villeret.
Cinque modelli che hanno ripescato il nome Montblanc TimeWalker (particolarmente azzeccato per un cronografo che è, in fondo, una macchina del tempo che cammina) costruendogli intorno per la prima volta una vera e propria collezione.
Ma, soprattutto, cinque modelli che segnano un fatto importante: il ritorno di Montblanc nell’orologeria sportiva professionale.
Nel XX secolo Minerva è stata all’origine dell’orologeria sportiva, una marca che ha spinto ogni volta più in là i limiti della cronografia in più di una disciplina, dal football all’equitazione fino alla pallanuoto. Oggi, proprio in quell’orologeria sportiva professionale, Montblanc segna il suo ritorno.
In questo cammino a ritroso nel tempo nel mondo della cronografia Montblanc non poteva certo ignorare l’imponente patrimonio di “stopwatches” lasciato in eredità da Minerva. E per la sua nuova linea TimeWalker è ripartita da qui. Dal Rally Timer, uno strumento perfetto per ogni appassionato di auto e, perché no, di gare di regolarità.
Un cronografo monopulsante realizzato in soli 100 esemplari, innovativo perché pensato per poter essere portato al polso ma anche appoggiato su una scrivania, utilizzato come orologio da tasca o come estensione della strumentazione della propria automobile.
Contemporaneo nei materiali, come il titanio grado 2 della cassa da 50 mm, vintage nei codici di stile. E naturalmente accurato. Non a caso il movimento a carica manuale al suo interno, il Calibro MB M16.29, è lo stesso che ha consentito lo scorso anno al 1858 Chronograph Tachymeter Limited Edition di aggiudicarsi il GPHG nella categoria “Chronograph Watch”.
Lo zoccolo duro della nuova collezione TimeWalker Montblanc è però rappresentato da tre referenze.
Sono quelle destinate a fare i grandi numeri, anche per via di un prezzo in grado di attestarsi, al massimo, a poco più di 5mila euro.
Si parte da un Automatic Date, essenziale tre lancette con datario dotato di cassa da 41 mm in acciaio e di un design che riprende i modelli dei primi Anni 20. Si prosegue con un Chronograph Automatic, 43 mm in acciaio con i suoi contatori dei 60 minuti e delle 12 ore sovrapposti oltre a piccoli secondi e datario. E si finisce con un Chronograph UTC, sempre da 43 mm, che come ben suggerisce il suo nome oltre alla funzione cronografo grazie a una seconda lancetta delle ore e alla lunetta girevole con scala delle 24 ore incisa è in grado di segnalare ben tre indicazioni orarie.
Ogni pezzo della collezione Montblanc TimeWalker deve sottostare a seri requisiti. Risultare estremamente leggibile, dimostrare grande robustezza, esprimere muscolarità attraverso il suo design. Senza dimenticare precisione e affidabilità, garantite dal Test delle 500 ore.
Ma il vertice indiscusso della nuova collezione TimeWalker è rappresentato senz’ombra di dubbio dal Chronograph 1000 Limited Edition 18.
Un cronografo che rappresenta il trionfo della misurazione dei tempi corti. Diciotto esemplari i cui movimenti, artigianali e completamente fatti a mano, arrivano direttamente da Villeret.
L’habillage si compone di una cassa da 46,4 mm in titanio con finitura DLC nera satinata, di un cinturino in alligatore nero con impunture rosse e di un quadrante a finitura grainé.
Decisamente inconsueto, e per questo affascinante, nelle sue indicazioni. Con la lancetta centrale rossa deputata a rincorrere “il decimo” compiendo un giro in un secondo, i contatori alle 6 pensati per tenere conto dei 60 secondi e dei 15 minuti cronografici, i secondi continui alle 9, la finestra alle 3 dedicata alla riserva di marcia del cronografo e quella rossa, alle 12, all’indicatore del “millesimo”.
Il nuovo Montblanc TimeWalker Chronograph 1000 Limited Edition 18 rappresenta l’apice della misurazione dei tempi corti. È in grado di arrestare il millesimo di secondo grazie a un raffinato movimento cronografico monopulsante a carica manuale realizzato artigianalmente a Villeret.
Un movimento, il Calibro MB M66.26, dotato di una meccanica ingegnosa, parzialmente visibile attraverso il cristallo zaffiro fumé sul lato sinistro del quadrante.
Due i bilancieri, perché differenti sono le frequenze necessarie a guidare il moto di ore e minuti (18.000 alternanze/ora) e del cronografo (360.000 alternanze/ora). Ognuno con un rispettivo bariletto ricaricabile ruotando la corona in un senso oppure nell’altro. Intelligente anche la soluzione che ha consentito di non misurare il millesimo diretto ma di dividere ogni centesimo in dieci, aspetto che ha permesso alla riserva di marcia del cronografo di arrivare fino a 45 minuti in luogo di 3/5 minuti di autonomia. Con benefici ricaduti naturalmente anche sulla precisione, grazie a una finestra di utilizzo in condizioni ottimali notevolmente più prolungata.