Nicola Andreatta, nominato CEO di Roger Dubuis nel dicembre 2018, per la prima volta in visita ufficiale in Italia condivide con la stampa la sua nuova missione nel mondo dell’alta orologeria.
Nicola Andreatta CEO di Roger Dubuis
Empatico, ma solidamente rivolto agli obbiettivi. Concreto e al contempo aperto verso una visione che includa diverse prospettive. Nicola Andreatta appare un uomo dai tanti pregi. In definitiva possiede il physique du rôle di cui Roger Dubuis, distintosi negli ultimi anni come marchio innovatore seriale, aveva realmente bisogno per guardare ad un futuro di successo.
Non si tratta solo di carisma. O del fatto che condividiamo con lui una italianità che ovviamente prediligiamo nell’ambito della cultura. Ascoltando Nicola Andreatta si riscoprono fattori chiave che è piacevole condividere, compresa la sincera ammissione: “Sono un CEO che ha bisogno di capire prima di prendere le sue decisioni”. Ed infatti, nominato lo scorso dicembre 2018, in questi dieci mesi Andretta ha voluto giustamente comprendere le numerose sfaccettature di Roger Dubuis scendendo in prima linea e visitando tutte le 25 boutique della marca nel mondo.
“Non stravolgerò le cose. Negli ultimi anni Jean–Marc Pontroué ha fatto un lavoro eccezionale nel focalizzare il messaggio del marchio. La nostra base di partenza è estremamente positiva, ma metteremo a posto alcuni dettagli”.
Un approccio gentile, come ha definito il CEO, anche se il marchio scorre nel suo DNA fin dall’adolescenza. L’azienda di famiglia a Chiasso costruiva le casse degli orologi Roger Dubuis. E Nicola è cresciuto ascoltando suo padre raccontare ogni sera della meccanica del tempo. Si potrebbe proprio dire, questione del destino! Un fato che, se da un lato ha portato Andreatta nel 2003 a cimentarsi come imprenditore visionario con il proprio marchio N.O.A., dall’altro ha condotto negli ultimi tre anni la produzione e la comunicazione di Roger Dubuis verso l’audace universo del Motorsport.
Excalibur Huracán – Ref. DBEX0750 – Orologio meccanico a carica automatica, calibro RD630 con bilanciere inclinato 12°, cassa con diametro 45 mm, spessore 14.5 mm Excalibur Spider scheletrata in oro rosa con carrure di titanio rivestito di caucciù nero, lunetta scanalata di titanio con cifre di colore nero. Corona di titanio con anello in vernice nera. Quadrante scheletrato con rehaut d’oro rosa, indici d’oro rosa con finitura al rodio rivestiti di SuperLuminova bianco, lancette con rivestimento PVD d’oro con punte d’oro e SuperLuminova bianco, lancetta dei secondi di alluminio d’oro. Funzioni: ore e minuti, secondi, data. Cinturino Bimateriale, base di caucciù nero, rivestimento di alcantara grigio, cuciture nere. Fibbia déployante regolabile di titanio DLC, sistema di sgancio rapido. Impermeabilità 5 BAR.
Oggi la marca offre un prodotto ruggente, esuberante, esteticamente avveniristico, e dotato di una meccanica orologeria così ricercata e complessa che merita di essere posta ancora più in rilievo nel futuro. “Quello che facciamo meglio in RD è essere orologiai” sottolinea Nicola Andreatta. Ricominciare quindi a lavorare sull’evoluzione dei calibri sarà uno dei punti salienti della mission del nuovo CEO italo svizzero. Un obbiettivo che andrà a legittimare ancora di più un brand che si è sempre distinto per l’offerta di alte complicazioni orologiere (calendari perpetui, ripetizioni minuti fino al doppio tourbillon). Oggi in Manifattura si lavora per ridisegnare il proprio giovane patrimonio storico e reinterpretare tutta la cassa dell’orologio Excalibur originale.
Roger Dubuis – Excalibur 36 – Orologio meccanico con carica automatica nelle due varianti in oro rosa e oro bianco con diamanti su lunetta e anse. Cassa di 36 mm di diametro, quadrante in madreperla o laccato nero, calibro RD830, riserva di carica di 48 ore, regolazione di precisione in cinque posizioni; decorazioni Côtes de Genève, massa oscillante in oro. Funzioni: ore e minuti, piccoli secondi e datario a ore 6.
“Avere solo 25 anni di storia può essere percepito come un limite in confronto a marchi che arrivano dal XVIII secolo e che vivono di storytelling. Ma, in una diversa prospettiva, rappresenta una grossa opportunità. Il nostro heritage è il futuro”. Guardando all’avvenire Andreatta ha messo in campo tutta una serie di progetti molto interessanti che ben dimostrano come le nuove generazioni siano fondamentali anche in un universo come l’orologeria che parrebbe ancorato al passato. Scelte strategiche come lo Young Advisory Committee, un board riservato a persone al di sotto dei trent’anni. Una sorta di Consiglio di 8 talentuosi Millenials provenienti dall’azienda, dal mercato e dal gruppo Richemont, ai quali sottoporre regolarmente i nuovi progetti strategici.
Roger Dubuis – Excalibur Knights of the Round Table IV – Estremamente iconico e prodotto in 28 esemplari all’anno, l’orologio è animato dal calibro a carica automatica RD821 e caratterizzato dalla finitura manuale di ciascun componente del movimento secondo i criteri del Punzone di Ginevra. Recentemente uno di questi esemplari è stato battuto in asta da Christie’s Hong Kong superando del 30% il suo prezzo originale. Da due anni circa i 28 esemplari risultano sold out prima di essere messi sul mercato.
Largo ai giovani quindi, perché Nicola Andreatta crede fermamente che sia necessario continuamente ad avere nuove prospettive e affrontare le cose con occhi diversi.
La condivisione risulta quindi una delle chiavi fondamentali, anche all’interno della fabbrica. “Stiamo ultimando un vero e proprio dipartimento nel quale le persone possano sperimentare un libero scambio di idee. Una sorta di intelligenza collaborativa 4.0 che possa creare il substrato necessario per stimolare la ricerca”. Questo spazio permetterà di mostrare ai clienti le evoluzioni del marchio e avere preziosi feedback su progetti e prototipi. Il brand, che ha già dimostrato un elevato sviluppo nella dimensione esperienziale del mercato del lusso, si muoverà così verso una istituzionalizzazione degli incontri con i compratori più eccellenti, in Italia come all’estero.
“I clienti Roger Dubuis sono difficilmente inquadrabili all’interno di uno specifico paese”. Spiega Andreatta. “Sono personalità con un respiro internazionale, amanti dell’edonismo. In Italia i numeri ci confortano nel dire che questo mercato piano piano sta crescendo, grazie al lavoro svolto da Milena Martina, Country Manager di Roger Dubuis. Nello specifico lavoriamo benissimo con i nostri partner, come per esempio la Boutique Pisa di Milano. Ad ampio raggio invece abbiamo in programma di aprire nuove boutique nel mondo, ma non sarà il nostro unico modo di fare business nel futuro”.
La boutique di Roger Dubuis a Londra aperta nell’estate 2019. In Europa, dopo Ginevra e Monaco, Parigi sarà la prossima tappa ad inaugurare in autunno.
Uno degli obbiettivi di Roger Dubuis sarà quindi creare delle esperienze sensoriali per vivere l’alta orologeria in una dimensione più culturalizzata.
L’universo automotive resterà un partner forte con Lamborghini e Pirelli, ma Andreatta ritiene che la “singolarità espressiva” del marchio possa essere sviluppata anche ad altri ambiti, non necessariamente legati al Motorsport. Il marchio, con i suoi giovani 25 anni di storia, è un gioiello che deve essere ancora del tutto scoperto e una delle chiavi per il successo sarà riuscire a bilanciare due vettori importanti: esclusività e visibilità del brand.
Roger Dubuis Excalibur Blacklight Trilogy
Oggi la produzione annuale di orologi Roger Dubuis si attesta intorno alle poche migliaia. Cifra che non aumenterà per almeno i prossimi tre anni.
Una scelta più che giusta, costruita sulla base di un prodotto di estrema raffinatezza meccanica da inquadrare nel mondo dell’alta orologeria. I lunghi tempi di sviluppo e produzione sono una necessità legittima ed un vanto che verrà rispettato anche nel futuro. Sarà anzi sottolineato ancora di più secondo la volontà di Andreatta di ampliare la certificazione Punzone di Ginevra al 100% della produzione orologiera. “Un’assicurazione per i clienti che i nostri orologi possiedano un’elevata eccellenza dal punto di vista qualitativo e tecnico” ha evidenziato il CEO. Continuare ad innovare dal punto di vista produttivo restando fedeli alla manualità del mestiere dell’orologiaio sarà una delle sfide in cui vedremo il marchio cimentarsi.