Dieci differenti interpretazioni ognuna realizzata in soli cinque esemplari. Raffinato, potente, meccanicamente sopraffino ma al tempo stesso tribale. È l’orologio Richard Mille RM 71-01 Talisman, nuova incarnazione al femminile del brand.
Richard Mille – RM 71-01 Tourbillon Automatico Talisman – cassa in oro completamente incastonata – rehaut in titanio – movimento meccanico a carica automatica, di manifattura, con dispositivo tourbillon in-house – autonomia di circa 50 ore – dieci referenze realizzate in 5 esemplari ciascuna – 413.500 euro.
La cresciuta importanza delle collezioni femminili all’interno dell’offerta della marca è dimostrata da un dettaglio eclatante: l’orologio Richard Mille RM 71-01 Talisman è il primo modello automatico a montare un tourbillon sviluppato in manifattura.
Collezioni femminili Richard Mille le ha più o meno sempre avute. Apparse a catalogo precisamente dal 2005, poco più di un lustro dopo la nascita della marca. Automatiche o manuali, mascoline o dall’essenza leggermente più addolcita, negli anni hanno via via conquistato una rilevanza sempre maggiore. Senza però esagerare. E soprattutto senza mai dare l’impressione che la marca stessa, in virtù di una sua natura virile e di un suo approccio altamente tecnologico dal punto di vista della meccanica e dei materiali, si sentisse realmente pronta (o interessata) ad un vero “salto di categoria”. Sia chiaro, un touche de féminité negli anni si è poi indubbiamente palesato, e per comprenderlo basta osservare la differenza che passa tra un RM 007 e un RM 07-01, ma nella maggior parte dei casi a connotare l’oggetto come appartenente al mondo lady è sempre stato più che altro l’uso e l’abuso di diamanti. Quanto meno fino all’arrivo del Richard Mille RM 71-01 Talisman, automatico dotato di un dispositivo tourbillon proprietario.
Il momento del “marriage” ovvero dell’unione tra cassa e movimento. L’assemblaggio è completamente realizzato in casa da Richard Mille a La Chaux-de-Fonds presso la Valgine, di proprietà della marca.
Parlare delle referenze ignorandone il côté tecnico semplicemente perché ammaliati dal loro senso estetico, o farsi prendere invece dalla meccanica sorvolando sul lato artistico, è cosa impossibile, o meglio, non ammissibile. Perché il Richard Mille RM 71-01 Talisman è un orologio completo. A curarne lo stile è stata chiamata Cécile Guenat, estrazione gioielliera, che da un moodboard variopinto ed eterogeneo – pronto a spaziare da strutture Art Déco a Bauhaus, da carte da parati ad antiche maschere antropomorfe tribali – ne ha tirato fuori un’interpretazione tanto inaspettata quanto sorprendente, al punto da convincere il brand a dar vita non solo ad un esemplare quanto piuttosto a un’intera collezione. Unica però l’idea alla base. Pensare a un orologio in cui la cassa, con i suoi elementi decorativi realizzati tramite incastonatura, fosse un’ideale continuazione del quadrante. O meglio, di un innesto prezioso e multiforme concepito e decorato per dare calore e colore al nudo ed architettonico scheletro del movimento. Un componente dall’elevatissima difficoltà produttiva che in 0,9 mm accoglie fogli di medreperla, di onice e manciate di diamanti, e che alterna finiture lucide e sabbiate. Con tutto ciò che questo comporta in termini di costi, complicazione e tempistiche produttive.
Alcuni dei bozzetti realizzati per dar vita ai quadranti e ai rotori di carica. A curare l’aspetto creativo dell’RM 71-01 Tourbillon Automatico Talisman è stata chiamata Cécile Guenat, figlia di Dominique Guenat, socio e co-fondatore del brand.
Uno dei punti di forza che da sempre contraddistinguono gli orologi Richard Mille: la meccanica. E l’RM 71-01 Tourbillon Automatico Talisman non ne è certo esente.
Come detto il modello adotta il primo movimento automatico con tourbillon mai realizzato “in casa” dalla marca, dispositivo da sempre fornito da Renaud & Papi. A suo modo, un’innovazione, per quello che è a tutti gli effetti l’ottavo movimento a sviluppo proprietario del brand. Un calibro dalla forma tonneau, scheletrato con rigore architettonico, di 6,2 mm di spessore ma per contro dal peso di soli 8 grammi. Complesso per il semplice fatto di essere stretto, curvo e scavato, tre condizioni che non facilitano la coesistenza all’interno dello stesso di un insieme di componenti delicato e instabile come il tourbillon (la cui gabbia pesa da sola 0,3 grammi).
In Richard Mille per svilupparlo ci hanno messo tre anni, tempo necessario anche e soprattutto a renderlo immune a sollecitazioni fino a 5mila g. Tra le sue credenziali va poi sicuramente menzionato il bilanciere a inerzia variabile (regolabile attraverso 4 piccole masse poste sullo stesso) così come il singolare rotore a geometria modificabile. Per di più incastonato, cosa non scontata per un componente il cui bilanciamento dei pesi e fondamentale al buon funzionamento. L’accorgimento tecnico? L’adozione di quattro piccole masse serrate a vite lungo l’arco perimetrale dello stesso. Da spostare per adattare il sistema di ricarica allo stile di vita di chi andrà ad indossare l’orologio.