31milioni di franchi svizzeri per un orologio da polso in acciaio. Una (meravigliosa) follia. Specie quando un pezzo unico porta il nome di Patek Philippe. Che per Only Watch ha confezionato un Grandmaster Chime da primato.
Il lato posteriore della cassa (è dotata di un sistema reversibile) del Patek Philippe Grandmaster Chime. Nero ebano, raccoglie le informazioni del calendario. Nella foto di apertura è visibile invece il quadrante lato orario, in oro rosa a motivo Clous de Paris.
Giornalisticamente parlando, è sempre opportuno partire con la notizia, evitando troppi preamboli. E la notizia è questa. Lo scorso 9 novembre un Patek Philippe Grandmaster Chime è stato venduto per 31milioni di franchi svizzeri. Ora per completezza di informazione, attorno a questa notizia, è appropriato fare tutte le considerazioni accessorie del caso, rispondendo nella fattispecie ai famosi dove, come e perché.
Tutto accade allora nelle sale dell’hotel Four Season des Bergues di Ginevra, all’interno del quale il ritmico ripetersi di un colpo di martello svela la presenza di una vendita all’incanto. Un’asta tenuta da Christie’s, un’asta di orologi. Potrebbe essere una delle tante, magari di pezzi vintage, in voga di questi tempi, ma non lo è. Per diverse ragioni. Per la presenza del Principe Alberto II di Monaco, per una serie di lotti composti da orologi nuovi ed immacolati. Per un’atmosfera generale che alla consueta tensione mescola uno strano non so che di positività. L’evento in questione è Only Watch, biennale appuntamento pensato per raccogliere fondi da devolvere alla ricerca impegnata alla lotta contro le miopatie e la distrofia muscolare di Duchenne.
In otto edizioni Only Watch ha raccolto un totale di oltre 70 milioni di euro da devolvere alla ricerca. Un successo partito da lontano e cresciuto in maniera esponenziale. Come dimostrano gli oltre 35milioni di euro raccolti nella sola asta del 9 novembre 2019.
Indiscussa star della serata di Only Watch 2019, Patek Philippe ha fatto registrare l’ennesimo record della sua storia. Nell’immagine, il lotto numero 28. La cifra sul display è ancora parziale. Si fermerà a 31milioni di Chf.
Ma come è possibile raggiungere queste cifre con un’asta di beneficenza? I charity, è vero, hanno sempre una certa presa sulle coscienze e portano spesso e volentieri ad aprire i portafogli con discreta disinvoltura. Ma 35milioni di euro per soli 50 lotti battuti all’incanto fanno pur sempre un bel gruzzolo. Ed allora qualcosa non torna (per una volta, in termini positivi).
Per spiegare il successo di Only Watch è così sufficiente osservare con attenzione ed un minimo di conoscenza del settore, gli orologi da polso “ammessi” all’evento. Pur riconoscendone i tratti stilistici, pur inquadrandoli in collezioni ben conosciute, risulterà impossibile sostenere di averli già visti da qualche parte, magari sulle pagine di una rivista specializzata, o nelle vetrine di una boutique. Perché ogni esemplare “Only Watch” è a tutti gli effetti un pezzo unico, realizzato appositamente dalle più importanti e blasonate maison orologiere per l’iniziativa. E come tale, in virtù della sua esclusività, pronto a spuntare un prezzo di aggiudicazione a dir poco fuori dall’ordinario. Fattore determinante alla base del crescente (se non addirittura clamoroso) successo alla base di Only Watch.
Gli istanti dell’asta di Only Watch che suggellano l’aggiudicazione del Patek Philippe Grandmaster Chime. Pluricomplicato con cassa in acciaio e movimento a carica manuale.
Come logica conseguenza, oltre che per la qualità dei pezzi proposti all’incanto, Only Watch fa puntualmente parlare di sé anche per le quotazioni raggiunte da alcuni dei suoi orologi. Donati gratuitamente dalle manifatture, che in cambio ricevono però un grande ritorno mediatico. È il caso del Patek Philippe che, già forte di suo di una discreta serie di record di settore, ha messo ancora una volta i puntini sulle “i” dimostrando tutto il suo peso. Tra i tanti record (un F.P.Journe Astronomic Blue ha spuntato 1.800.000 Chf, un Code 11.59 by Audemars Piguet Tourbillon Openworked, invece, 1.000.000 Chf) a fare scalpore sono stati così i 31milioni di franchi svizzeri sborsati per portarsi a casa un Patek Philippe Grandmaster Chime, un super complicato con ben 20 funzioni tra le quali calendario perpetuo, grande e piccola suoneria, ripetizione minuti. Lanciato nel 2014 con cassa in oro, realizzato per l’occasione in acciaio. Per Patek, un’autentica rarità per i modelli classici con complicazione. Aspetto questo (tra i tanti) che ha reso irresistibile una referenza entrata di diritto nella storia dell’evento e dell’industria di settore.
Obiettivo di Only Watch è far sì che tutti i fondi raccolti (e dunque tutti i soldini spesi dai facoltosi acquirenti) vadano a favore della ricerca. Ragione per la quale l’asta – eccezionalmente – non prevede il pagamento alla casa di alcun “buyer’s premium”.
La sala del Four Season des Bergues. Con un po’ di attenzione si potranno scorgere tra i presenti il Principe Alberto II di Monaco con Luc Pettavino (fondatore dell’evento), Max Büsser (fondatore di MB&F), Jean-Claude Biver (presidente non esecutivo della divisione orologi di Lvmh) e François-Henry Bennahmias (Ceo di Audemars Piguet).
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