La Manifattura ginevrina presenta tra le novità 2020 il modello Patek Philippe Ref. 5303R-001, la sua prima Ripetizione Minuti con meccanismo di suoneria visibile lato quadrante.

Patek Philippe Ref. 5303R-001 Ripetizione Minuti Tourbillon – orologio con cassa in oro rosa di 42 mm – fondo cassa in cristallo di zaffiro – quadrante con movimento a vista – calibro meccanico a carica manuale R TO 27 PS. Funzioni: ore, minuti, secondi, ripetizione minuti. Tourbillon. Riserva di carica: min 40 – max 48 ore. Cinturino in alligatore a squama quadrata, nero lucido. Prezzo al pubblico su richiesta.
“La complessità non dovrebbe mai andare a scapito dell’estetica”: per Patek Philippe, che dell’equilibrio tra tecnica e armonia di stile ha fatto la sua filosofia creativa, si tratta di un obiettivo irrinunciabile. Ed è in particolare nelle Grandi Complicazioni che scaturisce quella straordinaria “magia” dove tutto opera alla perfezione, considerando, tra l’altro, che la Maison propone oggi una delle più nutrite collezioni di segnatempo supercomplicati, con esemplari in cui sono accostate le funzioni più spettacolari e complesse. Ripetizione minuti e calendario perpetuo, per esempio, ma anche tourbillon, orologi astronomici, e altri modelli che ne associano più d’una, e tra le più ricercate. Dalla prima Ripetizione dei quarti del 1839, anno di fondazione della Maison, oggi esposta al Patek Philippe Museum di Ginevra e alla quale, per tutto il XIX secolo, seguirono modelli simili (nonché brevetti legati a ottimizzazioni tecniche), fino ad alcune “supercomplicazioni” da tasca del XX secolo, tra cui gli orologi con suoneria e indicazioni astronomiche prodotti per i collezionisti statunitensi James Ward Packard e Henry Graves Junior, fu un susseguirsi di orologi particolarmente complicati. L’era moderna si apre nel 1925 con il primo esemplare da polso con calendario perpetuo che si conosca, mentre negli ultimi decenni del XX secolo vengono presentati due incredibili modelli da tasca, il Calibro 89 (33 complicazioni), che per oltre venticinque anni sarà considerato l’orologio portatile più complicato al mondo, e lo Star Caliber 2000 (21 complicazioni). È del 2001 il lancio dello Sky Moon Tourbillon (12 complicazioni), seguito nel 2014 dal Grandmaster Chime, l’orologio da polso Patek Philippe più complicato (20 complicazioni).
Fedele a una filosofia realizzativa estremamente rigorosa, Patek Philippe vanta una delle maggiori collezioni di Grandi Complicazioni attualmente in produzione, nella quale confluiscono segnatempo dalle funzioni incredibilmente complesse, a rappresentare la vetta più alta dell’orologeria.

Le accurate finiture del movimento, e del meccanismo della Ripetizione Minuti, comprendono anche un’intensa satinatura circolare dei martelli.
Una sapienza, quella della Manifattura ginevrina, risultato di intere generazioni di maestri orologiai, progettisti, tecnici, le cui specializzazioni vengono messe al servizio, innanzitutto, delle creazioni orologiere, ma anche dei futuri fruitori, che Patek Philippe ritiene assolutamente centrali. Per la Maison risulta infatti fondamentale seguire due principi indispensabili quando si tratta di segnatempo così complicati, ovvero custodire il massimo della complessità tecnica entro un volume ridotto, sia nello spessore che nel diametro delle casse, che in questo modo non rinunciano alla loro innata eleganza; e garantire che, per quanto elaborata, ciascuna complicazione sia di facile utilizzo per l’utente finale, che deve poter contare su sicurezza e leggibilità. Questa vocazione al rigore e alla precisione, ma in generale anche al comfort, si riflette nelle più recenti novità targate 2020, cui non fa eccezione una Grande Complicazione la cui complessità tecnica può essere ammirata indossando l’orologio al polso, semplicemente osservandolo di fronte. La nuova Ref. 5303 è infatti la prima Ripetizione Minuti Patek Philippe con meccanismo di suoneria visibile lato quadrante, dove sono chiaramente riconoscibili i martelli e i timbri della suoneria.
Con il nuovo orologio Patek Philippe Ref. 5303R-001, per la prima volta nella sua storia la Manifattura ginevrina introduce una Ripetizione Minuti con suoneria visibile lato quadrante.

L’impressione di leggerezza del movimento prosegue anche sul tourbillon, dove il disco dei piccoli secondi trasparente lascia intravedere parte del retro della gabbia.
Anche qui bisogna andare indietro nel tempo fino al 1845, quando Patek Philippe ha realizzato il suo primo orologio da tasca con Ripetizione Minuti. A partire dal quale la Manifattura si è specializzata dando vita a creazioni importanti come l’orologio da polso Sky Moon Tourbillon, dotato di Ripetizione Minuti con timbri “cattedrale”, o il Patek Philippe Grandmaster Chime, con cinque suonerie di cui due prime mondiali brevettate. Attualmente la sua collezione corrente è la più ampia collezione di orologi da polso con Ripetizione Minuti, composta da esemplari con meccanismo caratterizzato da timbri classici oppure “cattedrale”, da solo o in abbinamento ad altre complicazioni come il calendario perpetuo, il tourbillon, l’Ora Universale, il cronografo. È la prima volta nella sua storia, però, in cui Patek Philippe presenta una Ripetizione Minuti con meccanismo di suoneria visibile lato quadrante.
Non è prevista un’edizione limitata del segnatempo, ma la complessità di realizzazione farà sì che il numero degli orologi prodotti sarà necessariamente ristretto, e di conseguenza ogni esemplare diventerà raro e prezioso.

Un inserto in oro bianco profondamente traforato con motivo a foglia impreziosisce la silhouette della cassa e delle anse.
Un anno fa, in concomitanza con la mostra Watch Art Grand Exhibition Singapore 2019, la Maison ha presentato un’edizione limitata a soli 12 esemplari della Ref. 5303, la Ref. 5303R-010 con cassa in oro rosa, contraddistinta da elementi di colore rosso come il rehaut circolare e la lancetta del tourbillon, oltre alle impunture del cinturino. Oggi, invece, entra in collezione corrente il modello Patek Philippe Ref. 5303R-001, che da quella si discosta innanzitutto per il colore degli stessi elementi, con l’anello esterno per il giro delle ore con minuteria decalcata di colore bianco e punti dorati poudré, insieme alle impunture del cinturino, in nero, mentre la lancetta dei secondi sulla gabbia del tourbillon è in oro rosa. Oltre al fatto di non essere realizzato in un’edizione limitata, anche se, considerando la complessità di produzione, ci si aspettano dei numeri strettamente ridotti. Un design lievemente rivisitato, e un’impostazione imperiosa nella quale l’attenzione viene catturata innanzitutto dall’architettura “aperta” del quadrante, fanno sì che lo sguardo ricada inevitabilmente sul meccanismo della Ripetizione Minuti, dove, per la prima volta, sono visibili all’opera anche i martelli e i timbri, cosicché una complicazione a volte “misteriosa” come quella della ripetizione, venga resa fruibile ai più. La sensazione di apertura e di trasparenza prosegue poi nel tourbillon, che porta a vista la parte posteriore della gabbia. Di grande effetto scenico la platina, in oro rosa, è rifinita da una decorazione a Côtes de Genève circolare, sulla quale si stagliano gli elementi in acciaio dei martelli, arricchiti da una delicata satinatura, anch’essa circolare.
L’estetica del calibro R TO 27 PS, a carica manuale, è stata delicatamente rivisitata traforando alcuni pezzi come fosse un movimento scheletrato, mentre la platina è impreziosita da Côte de Genève circolari e da incavi con decorazione perlata.

Il profilo della cassa, di 12,13 millimetri, risulta sufficientemente contenuto, e disegna una silhouette decisamente sinuosa, a partire dall’ampia lunetta stondata.
Anche il calibro R TO 27 PS è stato leggermente rivisitato nell’estetica, in particolare traforando alcuni elementi quasi come si trattasse di un movimento scheletrato, ed esaltandone la bellezza con una decorazione perlata. Si tratta di un sofisticato meccanismo a carica manuale di 356 componenti, con 12 ponti, di 31,6 millimetri di diametro e 8,35 millimetri di spessore, 28 rubini, riserva di carica minimo 40, massimo 48 ore, bilanciere Gyromax®, frequenza 21.600 alternanze orarie (3 Hz), spirale Breguet. Naturalmente dotato del prestigioso Sigillo Patek Philippe. È alloggiato all’interno di una bellissima cassa in oro rosa di 42 millimetri di diametro e 12,13 millimetri di spessore, ammorbidita da un’ampia lunetta bombata, e impreziosita, ai fianchi, sulle anse e sul cursore collocato sul lato sinistro, da inserti in oro bianco accuratamente rifiniti con una decorazione a foglia scheletrata. Lo stesso motivo traforato abbellisce la zona esterna del movimento, opportunamente collocato a vista attraverso il vetro zaffiro del fondo cassa.
È un vero peccato non poter ascoltare l’acustica inimitabile di questo ennesimo esempio di grande tecnica e architettura orologiera firmato Patek Philippe, anche se siamo sicuri della sua perfezione, visto che, come per ogni orologio con Ripetizione Minuti della Manifattura ginevrina, questa viene accuratamente testata dal Presidente Thierry Stern.
È direttamente il Presidente di Patek Philippe, Thierry Stern, a garantire sulla chiarezza del suono dell’orologio, da lui testato personalmente come accade per ogni esemplare con Ripetizione Minuti realizzato dalla Maison.
