L’edizione del SIHH 2017 segna una data importante: 20 anni della sua avventura con Panerai.
Una sfida diventata una storia di successi. Quali i momenti salienti?
I momenti sono tanti. I ricordi pure. In vent’anni abbiamo lavorato moltissimo, in alcune circostanze anche in maniera spasmodica perché volevamo posizionarci rispetto alle altre marche orologiere di un certo livello. Oggi o si cresce o si è schiacciati.
Panerai è arrivato al momento giusto nel posto giusto con le idee giuste. Non avremmo avuto lo stesso risultato se, invece che vent’anni fa, avessimo lanciato il nostro prodotto dieci anni più tardi. Con gli stessi elementi magari saremmo andati in un’ altra direzione.
Panerai ha determinato uno stile di orologeria che fino ad allora non c’era. Quali gli ingredienti di successo?
Ecco perché dico al momento giusto con il prodotto giusto. Nel periodo in cui siamo usciti noi di Panerai, l’orologeria si era un po’ banalizzata, era piena di quadranti e di funzioni che non servivano a niente e quasi non si leggeva l’ora.
Noi siamo arrivati in un buon momento, certamente l’elemento chiave dell’attività fatta con il dottor Franco Cologni, è stata quella di capire consciamente od in alcuni casi inconsciamente che dovevamo rimanere fedeli alla coerenza storica dell’origine della marca e non buttarsi su sentieri che potevano rappresentare un’incognita.
Nel momento in cui Panerai è uscito l’universo orologiero tutto era già stato stabilito, mettersi a combattere senza avere degli elementi distintivi significava perdere. Noi ci siamo focalizzati sulla nostra sostanza, fermo restando che dovevano essere mantenuti i valori che arrivavano dalla storia. I valori della creatività italiana.
L’Italia ha avuto un ruolo importante?
È nel nostro DNA. Subito abbiamo identificato i valori, quelli storici di una città, Firenze, che è all’origine di Panerai e che anche sulla pietra serena esprime arte e valore. Una città il cui sistema sociale è basato sulla famiglia, come un po’ in tutta Italia. Di conseguenza, la famiglia Panerai, come la tipica famiglia italiana dove padre e figlio sono uniti e costruiscono insieme qualcosa di importante, esprime questo forte valore di sicurezza. Questi sono gli elementi chiave che ci hanno permesso di arrivare dove siamo adesso. Se non avessimo tenuto conto di questo e non fossimo stati coerenti nel corso degli anni probabilmente non saremmo dove ci troviamo.
Osservando l’andamento del mercato nel 2016, in generale per il panorama dell’Alta Orologeria non è stato un anno di grazia. Quali le sue riflessioni?
Ben vengano i purtroppo. Nel mondo del consumo, soprattutto nel lusso, ogni tanto ci vogliono delle pause di riflessioni. Si prendono dei percorsi, si va avanti ad oltranza e poi ad un certo punto c’è il collasso. Il collasso è un po’ come il mal di denti: arriva all’improvviso ed il dentista in un attimo mette tutto in discussione. Le crisi sono uguali. Ti costringono a guardarti davanti allo specchio, capire cosa si è fatto bene, cosa male e per il futuro cosa si può fare di positivo. Io sono ottimista. La crisi ha fatto emergere certi mal di denti, adesso sta in noi andare dal dentista giusto, togliere le imperfezioni, ripartire e rilanciarsi su un’ottica nuova ed nuovi obbiettivi. La crisi del 2008 purtroppo non è ancora finita in Italia, ma all’estero cominciano a superarla. Sono crisi che aiutano a rimettere a posto le cose.
PANERAI LAB-IDTM LUMINOR 1950 CARBOTECHTM 3 DAYS – 49mm
MOVIMENTO Meccanico a carica manuale, calibro P.3001/C, interamente realizzato da Panerai. FUNZIONI Ore, minuti, piccoli secondi, indicatore della riserva di carica visibile sul fondello, azzeramento secondi. CASSA 49 mm, in carbotech. QUADRANTE Nero profondo con numeri arabi e indici luminescenti. Piccoli secondi alle ore 9. RISERVA DI CARICA 72 ore. IMPERMEABILITÀ 10 bar (~100 metri). Referenza: PAM00700
In questa edizione del SIHH 2017 avete presentato una nuova Special Edition, realizzata in soli 50 esemplari che presenta una serie di importanti innovazioni tecnologiche.
L’orologio PANERAI LAB-ID grazie ad una geniale valorizzazione delle infinite potenzialità del carbonio, offre prestazioni eccezionali, un movimento che non richiede lubrificazione, garantito 50 anni ed un nuovo quadrante dall’estetica vincente. Panerai guarda al futuro con questo nuovo progetto?
Lab Id sta per Laboratorio di Idee, che è poi il nostro claim. La nuova Special Edition non deriva da un solo unico progetto, ma da un insieme di diversi progetti su cui stavamo lavorando. Come lo studio sul carbonio, il silicio, la lubrificazione, gli elementi di antishock. Una serie di studi che andavano tutti verso una direzione. Gli spunti di riflessione ci hanno portato a pensare che fosse il momento giusto per l’innovazione. Noi siamo fedeli alla nostra storia, guai a toccarla, ma siamo anche una marca che si sta evolvendo rapidamente. Abbiamo verificato le coerenze, che esistevano e di conseguenza siamo arrivati al prodotto LAB –ID che è un concept box.
Gli elementi esistevano già, provenivano dalla ricerca che stavamo attuando nel nostro Laboratorio. Della serie l’unione fa la forza!
Com’è il team Panerai ?
Noi in fabbrica abbiamo adottato la politica del giovane. Abbiamo tanti italiani ed italo svizzeri che lavorano in fabbrica e l’età media è bassa, ciò ci permette di avere risorse che hanno tanto entusiasmo. I giovani hanno una propensione ad osare laddove forse il buon senso direbbe di star più cauti.
Ciò ci ha permesso di arrivare velocemente a soluzioni dove magari non saremmo arrivati.
Quest’anno Officine Panerai sarà Official Partner della 35° America’s Cup.
Qui al SIHH 2017, il Salone dell’Alta Orologeria di Ginevra, avete presentato una Special Edition in 300 esemplari che rende omaggio a questo grande mito: la più famosa competizione velica al mondo.
Il mare non è solo alle vostre radici è anche una forte passione?
Si, certo. Il mare e lo sport velico, dove vincono i valori positivi. Quelli umani legati alla sana competizione e al forza di un team e all’eccellenza. Se pensiamo per esempio alle vele d’epoca, facciamo riferimento a barche uniche, realizzate da maestri artigiani dotati di un talento e una maestria eccezionale.
Sono molto orgoglioso di Panerai perché siamo l’unica marca di alta orologeria italiana. Ci sono altre marche, ma di alta orologeria tecnica e sportiva non ce n’è nessuna, quindi nel mondo promuoviamo un prodotto ed un marchio, anche se è realizzato in svizzera per ovvie ragioni, che ha un imprinting italiano.
Panerai difende il Made in Italy, in questo caso creativo.