Per celebrare l’uscita nelle sale dell’ultima (in ordine di tempo) pellicola dell’agente segreto James Bond, nasce il progetto Swatch X 007. Sei modelli per una collezione dedicata, più una referenza in edizione limitata.
Lo Swatch Skin Irony realizzato per il personaggio di “Q” nel film No Time to Die. Cassa e anello del quadrante sono in acciaio inossidabile. Il cinturino è in pelle stampata a motivo tartan. È in vendita a partire dal 5 marzo.
Swatch è sempre stato un marchio sopra le righe. Per impostazione, per connotazione, sostanzialmente per predisposizione. Ma non solo. Perché quel suo essere così profondamente diverso dagli altri, così sfacciatamente irriverente e decisamente controcorrente, lo ha altrettanto sempre configurato automaticamente come un brand a suo modo unico nel suo genere. Decretandone un successo inaspettato. Enorme, sconfinato, per un orologio di plastica (dal prezzo al pubblico allineato sulle 50mila lire) concepito nell’era dell’usa-e-getta, persino ingiustificato. Quel che si dice, un “case study”, tra i più eclatanti di un settore che non a caso all’inizio degli Anni 80 quello stesso orologio con la sua solo apparente “leggerezza” ha contribuito a salvare. Grazie ad un autentico fenomeno di costume che nel breve volgere di un paio di decenni ha portato uno Swatch al polso di centinaia di milioni di persone. Capaci di vedere in quel piccolo oggetto Pop un perfetto passepartout. A suo agio ovunque, con ogni outfit ed in ogni contesto. Un vizio mai perso, come dimostra l’ultima operazione mediatico/commerciale del brand: Swatch X 007.
Per gli amanti della saga di James Bond le sigle di apertura e le locandine sono considerate iconiche tanto quanto gli stessi film ed i loro personaggi. Così, oggi, sono diventate oggetto di ispirazione per la capsule collection Swatch X 007.
La speciale confezione realizzata per il modello di punta della collezione Swatch 007. In vendita sull’e-commerce della marca, nei monobrand, e da pochi retailer autorizzati, in quantità limitata.
Swatch 007. Ma cosa ci fa il nome di Swatch associato al numero identificativo dell’agente segreto più celebre del mondo? Sia chiaro, non che lì l’eclettico e colorato orologio di plastica non possa starci – il suo livello tecnologico è infatti più alto di quanto non si possa immaginare – solo che dagli Anni 90 in poi il compito di affiancare James Bond è sempre stato idealmente un diritto esclusivo di Omega. Ed in orologeria, si sa, le partnership sono un po’ come le proprietà private: gelosamente custodite e strettamente riservate. Vero, ma c’è un però. Anzi due. Forse persino tre. Primo perché Swatch (il brand) fa naturalmente parte del Gruppo Swatch (l’azienda) esattamente come Omega, e dunque l’intromissione sopracitata non si può tecnicamente configurare come un vero e proprio atto di dolo o semplicemente di lesa maestà. Secondo perché i due marchi in questione, Swatch e Omega, non gravitano nel medesimo segmento prezzo, cosa che al contrario avrebbe potuto generare attriti pur vivendo entrambi sotto uno stesso tetto. Terzo perché Swatch, da buon prezzemolino dell’orologeria svizzera, non è certo nuovo a questo tipo di scorribande in territorio altrui, come ben dimostra – limitandoci a questo 2020 – il suo impegno creativo nell’ambito dei Giochi Olimpici.
Uno scatto indossato del nuovo Swatch Skin Irony progettato per “Q” sul set della nuova pellicola dedicata all’agente segreto 007 nelle sale italiane dal 9 aprile 2020.
Così in occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche (a partire dal 9 aprile 2020) dell’ultima pellicola dedicata all’agente segreto al servizio di Sua Maestà, No time to Die, Swatch si è imbarcato in una nuova ed intraprendente sperimentazione: Swatch 007. Ha cioè studiato ben sette referenze in qualche modo legate al film. Sei liberamente ispirate alle immagini dei titoli di apertura di vecchie pellicole prodotte dal 1962 al 2006, parte di una collezione in vendita senza restrizioni di numero. Una, la settima, tirata in serie limitata, in vendita a partire dal 5 marzo sull’e-commerce della marca, nelle boutique monomarca e presso selezionati rivenditori autorizzati. Un’edizione decisamente particolare che anticiperà fedelmente il modello indossato da “Q”, l’ingegnere responsabile di tutte le diavolerie meccaniche ed elettroniche di Bond, nelle scene del film. Uno Skin Irony la cui realizzazione a quattro mani ha coinvolto il dipartimento creativo del brand e Suttirat Anne Larlarb, ovvero la costumista del celebre blockbuster.