Per celebrare il 70° anniversario della Spedizione scientifica britannica in Groenlandia, Tudor ha presentato Ranger, un nuovo orologio-strumento dallo spirito audace.
Tudor Ranger – Ref. 79950-0001 – cassa in acciaio 316L di 39 mm – impermeabilità fino a 100 metri (10 atmosfere) – quadrante bombato nero opaco grené, indici delle ore dipinti e lancette “Ranger” con rivestimento fosforescente Swiss Super-LumiNova® di grado A – movimento meccanico a catica automatica di Manifattura Calibro MT5402. Funzioni: ore, minuti, secondi – certificazione di cronometro del COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) – bracciale in acciaio a tre file con chiusura pieghevole e fermaglio di sicurezza TUDOR “T-fit”. Prezzo al pubblico: 2.900 euro.
Il più recente orologio Tudor è un chiaro omaggio all’indole avventurosa che da sempre contraddistingue le principali collezioni del Marchio. Si tratta di un modello nato per celebrare un importante evento di carattere scientifico risalente agli anni Cinquanta, la spedizione britannica in Groenlandia di cui nel 2022 ricorre il 70° anniversario, una missione di due anni partita l’8 luglio 1952 da Deptford, area di Londra lungo le sponde del Tamigi, che aveva lo scopo di studiare la calotta glaciale del paese artico. E Tudor era coinvolta in prima linea nel progetto, visto che i membri della spedizione, principalmente scienziati e marinai britannici, erano equipaggiati con l’Oyster Prince, primo orologio automatico e impermeabile della Casa. Oltre ad effettuare ricerche approfondite in ambito glaciologico e sismico in diversi siti, fu chiesto loro di raccogliere dati sulle prestazioni dei 30 esemplari che avrebbero indossato in condizioni estreme. Ed è proprio al coraggio di quei pionieri che Tudor rende oggi omaggio con il nuovo Ranger, un segnatempo tecnologicamente all’avanguardia che rivela un forte legame con il passato del Marchio.
Il Ranger celebra la spedizione britannica in Groenlandia partita nel 1952, esattamente 70 anni fa. I componenti erano equipaggiati con gli orologi Oyster Prince, che vennero testati in condizioni estreme.
La storia della famiglia Ranger
La serie di orologi che la Casa ha scelto per celebrare la spedizione in Groenlandia ha un’origine che precede di circa vent’anni il periodo in cui questa si è svolta: risale infatti al 1929 la registrazione del nome “Ranger” da parte di Hans Wilsdorf. All’epoca la dicitura non indicava un modello specifico, bensì faceva riferimento alla connotazione di avventura di alcuni esemplari della gamma Tudor. Fu solo negli anni Sessanta che venne introdotta l’estetica oggi propria della linea, comprendente corposi numeri arabi abbondantemente rivestiti di materiale fosforescente a ore 3 (nei modelli senza datario), 6, 9 e 12, oltre a lancette esclusive create appositamente. Nel corso del tempo sono state presentate molte varianti: con e senza datario, a carica automatica o manuale, inizialmente con il logo della rosa Tudor seguito poi dallo scudo sul quadrante. A partire dal 1973 viene inoltre introdotta una versione con bracciale integrato catalogata “Ranger II”. Sebbene gli orologi in dotazione ai membri della spedizione tra il 1952 e il 1954 non abbiano mai presentato il nome Ranger sul quadrante, i modelli successivi alla missione sono stati rappresentativi di quel concetto di “strumento” da spedizione che ha caratterizzato, e caratterizza tutt’oggi, la gamma Tudor.
Il Ranger del 2022 si ispira al modello del 1965, e come quello presenta indici e grandi numeri arabi rivestiti di materiale fosforescente a ore 3, 6, 9 e 12.
E l’attualità
L’estetica del nuovo Ranger si rifà al passato riproponendo gli standard della famiglia di riferimento, e in particolare lo stile dell’esemplare del 1965, il cui quadrante era caratterizzato da evidenti numeri arabi collocati ai quarti. Come i modelli d’epoca porta avanti la tradizione dei segnatempo “avventurosi”, ma più in generale si propone come orologio-strumento, in linea con l’impostazione tecnica e professionale della collezione attuale. Così sceglie di vestirsi di acciaio 316L per la cassa, di 39 millimetri di diametro e garantita impermeabile fino a 100 metri (10 atmosfere), e per il bracciale, entrambi a finitura satinata per esaltare al meglio le doti sportive del segnatempo. Ma la prima caratterizzata anche da elementi lucidi che ne mettono in evidenza le linee, tra cui il bordo interno della lunetta.
Il bracciale, in acciaio 316L come la cassa, ha finitura completamente satinata ed è dotato di chiusura TUDOR “T-fit” con sistema per la regolazione rapida della lunghezza.
Il bracciale, interamente satinato, è dotato di chiusura TUDOR “T-fit” con sistema per la regolazione rapida della lunghezza, che senza l’ausilio di alcuno strumento e attraverso cinque posizioni permette di variare istantaneamente e con precisione la lunghezza totale fino a un massimo di 8 millimetri.
Sul fondo nero opaco grené del quadrante spiccano gli indici delle ore con rivestimento fosforescente di colore beige.
Anche il quadrante risponde a un’esigenza tecnica di fruibilità totale, e unisce l’evidente richiamo al passato rivelato da dettagli di chiara ispirazione storica, a una notevole leggibilità grazie alla fluorescenza beige di indici delle ore, scudo e logo Tudor che risaltano fortemente sul nero opaco grené del fondo. Come le lancette “Ranger” con rivestimento fosforescente Swiss Super-LumiNova® di grado A, e quella dei secondi con punta di colore bordeaux.
Il Ranger è realizzato anche con cinturino in tessuto jacquard verde oliva con strisce rosse e beige, prodotto dall’azienda Julien Faure, nella regione francese di St-Etienne (Ref. 79950-0003, prezzo al pubblico 2.600 euro), oppure con cinturino ibrido in caucciù naturale e cuoio nero testurizzato effetto tessuto, con impunture beige e chiusura pieghevole (Ref. 79950-0002, prezzo al pubblico 2.600 euro).
Oltre che nella versione braccialata completamente in acciaio 316L, il Tudor Ranger è disponibile nelle due varianti con cinturino, rispettivamente in tessuto jacquard verde oliva con strisce rosse e beige, intessuto secondo un metodo tradizionale sugli ottocenteschi telai jacquard dell’azienda Julien Faure, nella regione francese di St-Etienne, e con cinturino ibrido in caucciù naturale e cuoio nero testurizzato effetto tessuto, con impunture beige e chiusura pieghevole.
Con una cassa di 39 millimetri di diametro il Ranger è perfetto anche per il polso femminile.
Un motore affidabile
Dal punto di vista della meccanica, l’orologio si avvale del Calibro di Manifattura MT5402, automatico, con riserva di carica pari a 70 ore e certificato di cronometro rilasciato dal COSC, il Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres, rispetto al quale offre prestazioni superiori: dove il COSC ammette una variazione media di -4 e +6 secondi nella marcia giornaliera di un orologio rispetto all’ora assoluta nel singolo movimento, Tudor richiede una variazione compresa tra -2 e +4 secondi nell’orologio completamente assemblato. È dotato di bilanciere a inerzia variabile mantenuto in posizione da un robusto ponte passante con due punti di fissaggio, spirale antimagnetica in silicio, ha una frequenza di 28.800 alternanze/ora (4 Hz), 27 rubini e misura 26 millimetri di diametro, con uno spessore pari a 5 millimetri.