Dai suoi atelier, oggi localizzati a Le Locle ed a La Chaux-de-Fonds, Ulysse Nardin ha sempre guardato lontano. Fino al mare. Territorio “liquido” subito divenuto di casa, al quale ha dedicato alcuni tra i suoi più importanti modelli. Come il Diver Deep Dive.
Il Diver Deep Dive di Ulysse Nardin è uno strumento da immersione professionale realizzato in soli 300 esemplari. Un numero limitato, imposto dall’estrema specificità di un modello impermeabile fino a 100 atmosfere.
Che un marchio nato alle pendici del massiccio del Jura (dove per sei mesi all’anno l’uomo è chiamato a combattere prima di tutto con gli elementi della natura, in primis la neve, persistente e copiosa) possa diventare il punto di riferimento per chi va per mare può sembrare singolare. Eppure, restringendo il campo all’orologeria, per alcuni marchi è sempre stato così. Quanto meno per quelli più tecnici, in grado di ritagliarsi un nome importante tra i fornitori di cronometri da marina.
Strumenti – oggi li definiremmo “strategici” – pensati non tanto per tenere il conto di una traversata, quanto per aiutare i naviganti a calcolare la longitudine e con essa la corretta posizione e, di conseguenza, la rotta. Immergersi, in quello stesso mare, è poi stato un passo più che naturale. Non a caso, quegli stessi marchi sono oggi tra i più affermati produttori di orologi da immersione. Come Ulysse Nardin, che nel corso di questo 2018 ha presentato il suo Diver Deep Dive.
A partire dalla seconda metà del Novecento l’uomo ha iniziato a immergersi sott’acqua e, di conseguenza, a necessitare strumenti accurati e resistenti per la misurazione dei tempi di immersione. Nell’orologeria è nata così una categoria nuova, quella dei Diver, che più di recente ha finito per conquistare gli appassionati più che altro per la sportività delle sue forme. Così molti Diver hanno finito per “rassegnarsi” a non vedere mai l’elemento per il quale sono stati concepiti. Ovvero l’acqua.
Discorso diverso meritano però i cosiddetti Diver professionali, di cui il nuovo Diver Deep Dive di Ulysse Nardin è un validissimo esponente. Tecnici, estremi, equipaggiati con dotazioni “fuori capitolato” sono riservati a chi, sott’acqua, ci va per davvero, e seriamente. Stornando coloro che praticano una subacquea amatoriale, quindi, un ristrettissimo numero di persone. Considerazione che contribuisce a spiegare la limitata produzione dell’orologio.
Tra le peculiarità del Diver Deep Dive di Ulysse Nardin, un’impermeabilità a 100 atmosfere.
Esagerata, forse persino eccessiva dal momento che arriva a spingersi ben oltre il limite mai raggiunto in immersione (701 metri di profondità). Eppure di riferimento, perché utile a comprendere le reali potenzialità dell’oggetto, nonché il suo livello di resistenza. Un’attitudine sottolineata da altri due accorgimenti non comuni: un copricorona removibile in titanio posto a salvaguardia della corona di carica posizionata alle 2, e una valvola di decompressione automatica (avvitata) posizionata alle 9, per il rilascio dell’elio in seguito a immersione in saturazione.
A completare i requisiti richiesti in materia di Diver dalla regolamentazione NIHS 92-11 / ISO 6425, una ghiera girevole unidirezionale con rivestimento in caucciù, un cinturino con sistema di regolazione rapida e un movimento insensibile ai campi magnetici con spirale del bilanciere e ruota di scappamento in silicio.
Il Diver Deep Dive di Ulysse Nardin è equipaggiato con un movimento di manifattura Calibro UN-320. Automatico, con circa 48 ore di autonomia, è dotato di spirale del bilanciere e ruota dello scappamento in silicio.
Insieme al Diver Deep Dive con l’estate in casa Ulysse Nardin è arrivata però anche una partnership di valore, in linea con una sensibilità molto sviluppata in tempi recenti: quella relativa alla preservazione degli ambienti marini.
Il brand ha così scelto di affiancarsi a Frederic Buyle, apneista (al suo attivo tre record del mondo sul finire degli Anni 90 tra cui il superamento di quota 100 metri di profondità con una singola boccata d’aria) nonché fotografo sottomarino. Pratica che svolge, naturalmente, senza ausili alla respirazione. Che ha messo le sue abilità al servizio di ricercatori e biologi marini, dando un contributo allo studio delle specie ittiche nel loro ambiente naturale così come alla loro marcatura per fini scientifici.
L’apneista e fotografo Frederic Buyle, impegnato sul fronte della protezione degli ecosistemi marini, ha collaborato con team internazionali provenienti da Francia, Regno Unito, Sud Africa, Filippine, Messico e Colombia.
Tra le sue passioni, la fotografia subacquea degli squali senza gabbia di protezione. Non è allora un caso che Ulysse Nardin abbia previsto proprio questo pesce predatore (nello specifico uno squalo martello) come elemento decorativo sul suo Diver Deep Dive. Raffigurato per ben 15 volte sul quadrante, una sul contatore dei piccoli secondi, ma anche stampato sul fondello e persino riprodotto nella sezione laterale del copricorona.