C’è un punto, a sud di Napoli, dove la terra racconta due storie opposte e meravigliose: quella del fuoco e quella del mare. Torre del Greco vive in questo equilibrio perfetto, sospesa tra la potenza del vulcano e la dolcezza del Mediterraneo, con un porto che da secoli è crocevia di mani sapienti e materiali preziosi. È qui che nasce l’anima di Aucella, manifattura del cammeo e del corallo, custode di un sapere oggi arrivato – con Manuel e Vincenzo Aucella – alla quarta generazione.

Banchetto da lavoro con la presenza di coralli e conchiglie pronte per essere trasformate in gioielli fatti ad arte: corallium rubrum e cammeo sono i fiori all’occhiello della produzione Aucella dal 1930.
Fondata a fine Ottocento dal Commendator Giovanni Aucella, la maison Aucella incarna la tradizione orafa di Torre del Greco. Dopo l’interruzione bellica, al 1930 risale l’apertura della storica gioielleria nel centro della città dove è possibile ammirare coralli, cammei e pietre dure. Tra le sue eccellenze, spiccano le raffinate lavorazioni di cammei in agata policroma, autentici frammenti di bellezza scolpita.

Nei laboratori Aucella la tradizione crea bellezza senza tempo: qui incisione a cammeo su conchiglia seguendo la medesima tecnica da oltre duecento anni, solo un bulino e la perizia del gesto artigiano.
«Nel corso di più di 100 anni di storia aziendale, potrei raccontarti dei tantissimi pezzi realizzati, non tanto per il valore puramente economico, quanto per le storie che racchiudono e le emozioni che ci hanno trasmesso. Da doni commissionati e realizzati per Papi, Capi di Stato e personalità nel mondo della cultura ai cammei personalizzati per raccontare momenti speciali della vita della nostra affezionata clientela», racconta Vincenzo Aucella.

Vincenzo e Carmine Aucella, rispettivamente quarta e terza generazione dell’attività di famiglia. Padre e figlio selezionano la materia prima nella sede storica di Torre del Greco: questa è la fase più delicata di tutto il processo produttivo.
Nel 2024 l’Università Federico II di Napoli ha compiuto 800 anni di attività e, per l’occasione, alla maison Aucella – scelta in quanto eccellenza del territorio – sono state affidate due commissioni: «Abbiamo lavorato restando all’oscuro di chi sarebbero stati i destinatari dei doni. In tre mesi abbiamo progettato e realizzato queste opere basate sull’antica arte dell’incisione a cammeo su conchiglia (e lo abbiamo fatto riproducendo il logo della Federico II e la facciata dell’Ateneo). Abbiamo dovuto realizzare per ogni disegno due opere uguali, solo alla fine sarebbero state scelte quelle da consegnare in occasione della cerimonia di chiusura dei festeggiamenti per l’importante anniversario dell’Università. I due destinatari d’eccezione sono stati il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il Re di Spagna Felipe IV. È difficile spiegare la gioia mista all’ansia di quel periodo, ma sicuramente ciò che mi resterà sempre dentro è l’emozione provata nel consegnare e presentare personalmente le opere ai due Capi di Stato in una saletta privata e l’opportunità di dialogare con loro raccontando nello specifico la peculiarità di quelle opere», testimonia con commozione.

Le mani di Vincenzo e Carmine Aucella selezionano alcuni rami di corallo: ogni rametto è scelto con cura per cercare di massimizzare la resa. Negli anni sono state prodotte più di duemila lavorazioni su misura.
Vincenzo Aucella, classe 1982, si impegna ogni giorno a conferire nuova linfa all’azienda di famiglia proiettandola nel futuro con proposte eleganti, moderne, contemporanee: questo lo ha portato a ricevere il titolo di MAM-Maestro d’Arte e Mestiere dalla Fondazione Cologni: «Aver ricevuto questo titolo, per me e ancora di più per la nostra famiglia, è motivo di grande orgoglio. È uno di quei riconoscimenti dove non sei tu a decidere di presentare la candidatura, c’è una commissione di esperti nel settore artigianale-artistico che segnalano il tuo nome, tutto questo ci ha lusingato e anche cambiato. Grazie al network dei MAM abbiamo acquisito sempre più quella consapevolezza che molto spesso resta nascosta tra la polvere del laboratorio, tra quelle carte che progettano idee che poi mani trasformano in opere uniche. Ci siamo resi conto sempre più che ciò che facciamo tutti i giorni, e che viene realizzato nel medesimo modo da oltre 200 anni a Torre del Greco, è un unicum al mondo e per questo c’è bisogno sempre più di azioni per preservarlo, ampliarlo, aggiornarlo, per quanto possibile, e, cosa più importante, trasmetterlo. Senza la trasmissione dei saperi, tutta questa storia resterebbe solo un ricordo».

La “ruota”, macchinario utilizzato nelle principali fasi di lavorazione, serve per aggarbare le conchiglie (ovvero dare la forma) o per rociare il corallo (sagomarlo).
La trasmissione di questo know-how prezioso, per Vincenzo Aucella, si concretizza anche attraverso il suo impegno come presidente di Assocoral: «Con Assocoral lavoriamo a stretto contatto con l’Istituto “Francesco Degni” di Torre del Greco (ex Istituto d’Arte), che è l’unica scuola pubblica al mondo, da oltre cent’anni, dove si apprende la lavorazione del corallo e del cammeo. Il rapporto tra Associazione e Istituto non si esaurisce nei vari progetti PON, PCTO e simili, ma è un rapporto costante, attraverso il quale cerchiamo di supportare la didattica e proporre nuove collaborazioni. E lo diciamo con un pizzico di orgoglio: quest’anno l’Istituto sarà coinvolto, per il terzo anno di seguito, per una borsa di studio messa a disposizione proprio dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte nell’ambito di “Una Scuola, un Lavoro”. Personalmente sono infatti orgoglioso di aver dato la disponibilità, come maison Aucella, ad accogliere un neo-diplomato per il prossimo anno, dando seguito a un’opportunità che per i ragazzi degli anni precedenti si è trasformata felicemente, dopo i sei mesi, in un contratto. Come Assocoral è nostro desiderio fare da ponte tra le skills dei giovani e le necessità delle aziende. Questo per noi è il vero segreto per preservare il futuro del corallo e del cammeo: garantire e diventare facilitatori tra scuola e azienda».

Rosso, bianco o rosa: qui selezione e scelta dei coralli già semilavorati. Il “crivello” in metallo serve per setacciare i coralli e dividerli in base al diametro.
Entrare nel mondo Aucella non è solo scoprire una tradizione artigianale d’eccellenza, è immergersi in un linguaggio espressivo che guarda al futuro delle maestranze di settore. Ogni cammeo racconta una storia, ogni corallo cattura un frammento di mare. E in ogni creazione si avverte il respiro antico di una città che ha fatto dell’arte il suo modo di esistere.
