Una settimana d’incanti per celebrare l’identità veneziana a tutto tondo. La maison parigina Artcurial presenta “Hotel Bauer Palazzo”: 10 mila oggetti d’arredo, raccolti in 4 mila lotti, raccontano i fasti dello storico albergo veneziano in quello che sarà uno degli appuntamenti più attesi di questa primavera.
Dopo 143 anni di attività, il Bauer di Venezia sta per iniziare un nuovo capitolo della sua storia. Correva l’anno 1880, quando il Grand Hôtel d’Italie Bauer-Grünwald spalancò i suoi battenti sulle umide e incantate atmosfere lagunari – in Campo San Moisè, a pochi passi da Piazza San Marco. L’albergo venne fondato da un giovane imprenditore austriaco, Julius Grünwald, e dalla figlia dell’albergatore Bauer, sfruttando le fondamenta preesistenti di una antica palazzina settecentesca; l’edificio venne ristrutturato e ampliato dall’architetto Giovanni Sardi, divenendo ben presto il punto di ritrovo dell’alta società veneziana. L’algida facciata modernista fu progettata da Marino Meo dopo un ulteriore periodo di restauro iniziato nel 1930. Per la prima volta, un hotel nella città dei Dogi poteva vantare un sistema di riscaldamento e raffreddamento centralizzato, cosa più unica che rara per l’epoca. Giuseppe Berti aggiunse più tardi un altro piano all’edificio: nacque così il Settimo Cielo, una terrazza-bar dai più bei orizzonti del mondo, affacciata sul Canal Grande, vista in sequenza San Giorgio Maggiore, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute.

Hotel Bauer Palazzo – Settimo Cielo. Courtesy Artcurial

Hotel Bauer Palazzo. Courtesy Artcurial
Dopo una seconda fase di ristrutturazione negli anni Novanta, sotto ora – per i prossimi due anni – alla nuova trasformazione: un rinnovamento totale a cura di Alberto Torsello e del gruppo di interior design BAR Studio. Apertura prevista per il 2025. Ma prima spazio a un mega incanto di oltre 4 mila lotti per 10 mila pezzi. Ci sono da vendere tutti gli arredi dello storico albergo. La casa d’asta parigina Artcurial ha così messo a punto un catalogo monstre per un tour de force lungo sei giorni (dal 24 al 29 aprile). La maison d’oltralpe non è nuova a questo tipo di incanti. Basti ricordare l’imponente vendita (oltre 3.500 lotti) organizzata nel 2012 per raccogliere una fetta di arredi del mitico Ritz di Parigi. Poltrone, comò, e lampadari, ma anche tappeti, porcellane e lenzuola. Fra i cimeli “del tempo” si ricordano i divani di Marcel Proust, gli sgabelli di Ernest Hemingway e il letto sul quale si adagiò Audrey Hepburn nella pellicola Love in the Afternoon. Ma torniamo ai giorni nostri, nell’andirivieni salato della Laguna. La vendita di questa primavera è una preziosa celebrazione dell’identità veneziana, dai porta lume ai servizi da tavola, dai vetri di Murano ai tessuti pregiati, fino ai lavori del tappezziere Vianello, del mobiliere Bussandri e del mastro vetraio Seguso. A quest’ultimo si deve la coppia di appliques a tre braccia in vetro soffiato, pizzicato e dorato, che accoglieva i visitatori di tutto il mondo nel salone dei ricevimenti (30-50 mila euro) in occasione degli eventi organizzati per la Biennale e il Carnevale, decorato con tende, tovaglie e arazzi dai colori scintillanti, che hanno contribuito alla magica atmosfera del palazzo.

Hotel Bauer Palazzo – Room 291. Courtesy Artcurial

Hotel Bauer Palazzo – ATTRIBUTED TO CLAUDIO FRANCESCO BEAUMONT, Quarrel of Achilles and Agamemnon. Courtesy Artcurial
Il connubio tra linee e curve, tipico dello stile del Bauer, si riflette nei suoi mobili. Tra i pezzi in offerta, i cassettoni veneziani curvi (800-1.000 euro) a cui si affiancano le poltrone (bergères gondole, 200-600 euro) e altri pezzi iconici, come un armadio a “trumo” in stile barocco proveniente da una delle suite reali, stimato 1,5-2 mila euro. Attraverso i 10 mila oggetti offerti in vendita, risuonano le voci degli illustri visitatori, da sua maestà Marilyn Monroe a Re Carlo III e Camilla, che hanno contribuito alla definizione della reputazione dell’hotel. Dallo stile gotico-bizantino di Giovanni Sardi al travertino razionalista di Marino Meo, le facciate del Palazzo riassumono l’eclettismo di questo luogo, dove tutto è contrasto e combinazione allo stesso tempo, facendo del Bauer un simbolo di Venezia e della stratificazione secolare che la caratterizza. L’Art Déco incontra lo stile barocco, il legno dipinto incontra le dorature, i millefiori veneziani e i vetri di Murano incontrano i mobili inglesi di Maitland Smith. I sontuosi tessuti di seta della Casa Rubelli, in molte variazioni, sembrano fungere da collante tra tutti questi stili. A proposito di tessuti: in catalogo compaiono tre coppie di raso verde acqua della manifattura Bevilacqua stimate tra i 4 e i 6 mila euro. Insomma, dalla monumentale coppia di dipinti nel Salone delle Feste attribuiti a Claudio Beaumont (40-80 mila euro) agli arredi contemporanei della terrazza del Settimo Cielo, l’evento darà l’opportunità di possedere un pezzo della leggenda veneziana incarnata dal Bauer. E sciogliersi nella nostalgia salmastra del mito.

Hotel Bauer Palazzo – Royal. Courtesy Artcurial











