Una nuova mostra importante e ambiziosa inaugura gli spazi della Cardi Gallery di Milano dopo il lungo silenzio causato dalla pandemia. Dal 22 febbraio fino al 30 aprile 2021, sarà infatti possibile ammirare i Dormienti di Mimmo Paladino, 32 sculture in terracotta esposte nell’ampio open space della galleria, per farci capire ancora una volta quanto l’arte sia meravigliosa.
I suggestivi Dormienti di Mimmo Paladino
Concepiti alla fine degli anni Novanta, i Dormienti di Mimmo Paladino vanno a inscriversi nel mondo dell’artista come opera alla ricerca di un equilibrio naturale, tra intimismo e memoria collettiva. Uomini imperturbabili, eterni, realizzati in terracotta fanno viaggiare nel tempo e rievocano alla memoria i famosi calchi di Pompei.
Un esercito dormiente dove ciascuna statua è composta da frammenti accostati provenienti dalla stessa matrice, ma combinati diversamente. Suggestivi e imperturbabili. Eterni nelle loro pose fetali. Braccia, gambe, torsi e teste abbandonate a sé stesse. I corpi separati e lontani, ma parte di un unicum, costituiscono entità indipendenti, ciascuna caratterizzata dal colore unico dell’argilla utilizzata, ma collegati tra colo con un filo invisibile.

I dormienti Mimmo Paladino opere 1998-2020
Rompere il silenzio con una mostra importante
Esposti per la prima volta nel 1998 a Poggibonsi, in Toscana, nel corso della mostra Arte nell’Arte, nel 2000 vengono poi fusi in bronzo per l’installazione permanente della Fonte delle Fate sempre a Poggibonsi. Nel 1999, altri Dormienti e Coccodrilli in terracotta sono stati realizzati per la grande mostra negli spazi sotterranei della Roundhouse di Londra. Uno stretto dialogo lega l’impianto sonoro appositamente ideato dal musicista, compositore e produttore britannico Brian Eno con le statue esposte. Oggi le ritroviamo in questa mostra importante e ambiziosa, come lo stesso Nicolò Cardi afferma, volta a stimolare una nuova progettualità per il sistema dell’arte e dare un segno di fiducia al mondo della cultura.“

I dormienti Mimmo Paladino sculture 1998-2020
Una nuova costruzione concettuale
Ancora una volta sono le composizioni musicali di Brian Eno che accompagnano e liberano I Dormienti dalla pesantezza del sonno o dall’evanescenza del sogno, restituendo loro un soffio vitale e una serena concretezza. Luci e ombre oscillano in una nuova costruzione concettuale. Nonostante i Dormienti rievochino i calchi di Pompei ed Ercolano, in realtà l’artista si ispira ai disegni dell’artista di guerra Henry Moore. Un richiamo ai corpi dei soldati inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Molteplici collaborazioni
Inoltre, il modo di lavorare a moduli di Paladino ha portato l’artista a realizzare “lavori insieme a Sol Le Witt, Alighiero Boetti e non ultimo Brian Eno, artisti che hanno sempre lavorato con un concetto di modulo e di ripetizione differente“, come Demetrio Paparoni, autore del volume che accompagna la mostra, afferma.










