Londra, New York, Tokyo, Parigi, Roma. Cinque capitali per un unico giovane, grande artista. Dal 29 settembre, Palazzo Cipolla a Roma ospiterà la prima mostra monografica di Davide Quayola. Un viaggio immersivo nell’arte di colui che ricodifica la storia dell’arte.
Davide Quayola, classe 1982 è un artista romano di origine e londinese di adozione, che si è affermato come uno tra gli esponenti più importanti della media-art a livello internazionale.
Dal prossimo 29 settembre, fino al 30 gennaio 2022, sarà possibile visitare la sua mostra monografica Quayola. Re-coding a Palazzo Cipolla a Roma. Una cornice d’eccezione, in stretto dialogo con l’arte più contemporanea. Ancora una volta ritroviamo uno scontro tra i codici stilistici classici ed espressione visiva futuristica. La mostra abbraccia quasi tutta la produzione dell’artista, ospitando opere realizzate negli ultimi tredici anni dell’artista. Un viaggio immersivo nella sua arte suddivisa in tre aree tematiche: iconografia classica, sculture non finite, e tradizione della pittura di paesaggio.
Quayola Laocoön #D20-Q1, 2016
Un linguaggio innovativo per l’arte
Avvalendosi di sistemi robotici di intelligenza artificiale e stringhe di codice generativo, Quayola ricodifica la storia dell’arte attraverso una nuova prospettiva, utilizzando un linguaggio innovativo capace di riflettere la sua visione poetica del mondo digitale. Una riflessione intorno alle opportunità che la tecnologia ci offre, per formalizzare un’idea creativa e definire un processo di ricerca articolato, che sta alla base dell’opera d’arte stessa.
Quayola Iconographies #20: Tiger Hunt after Rubens, 2014
Opere rivisitate per un percorso multi-tematico
Un artista in grado di restituirci opere che sanno leggere la società contemporanea. I dipinti del Barocco diventano complesse composizioni digitali e sculture ispirate alla tecnica del non-finito, traendo ispirazione dalla tecnica utilizzata da Michelangelo. Il percorso espositivo si snoda poi nella sezione dedicata alle rappresentazioni della natura: un’arte generativa che evidenzia l’affascinante e controverso mondo che lega il mondo naturale a quello digitale. Video, stampe e sculture per un’arte a 360° attraverso la quale, l’artista ci illumina sul paradosso dell’immaterialità che è di fatto una nuova forma di materialità.
Quayola Iconographies #81: Adoration after Botticelli, 2016
Bilanciamento armonico tra due linguaggi
Attraverso lo studio del nostro patrimonio artistico e culturale, le opere vengono filtrate e rilette con un altro linguaggio. Una progettualità integrata, che nasce da una ricerca mediata dalla tecnologia e installata in luoghi storici per uno scambio osmotico tra contenuto e contenitore. Una grammatica composta da opere architettoniche da esplorare e tradurre nel linguaggio della contemporaneità.