Al centro della scena c’è la donna nel Novecento e i suoi outfit che hanno contraddistinto il secolo scorso.
La mostra Outfit ‘900 ospitata a Palazzo Morando di Milano ripercorre decennio dopo decennio, lo stile, le scelte e le storie di elegantissime signore che hanno indossato abiti meravigliosi durante le grandi occasioni.
Ogni abito ha una storia da raccontare e corrisponde a un’occasione speciale. Occasione che è stata tramandata fino a noi tramite le fotografie, i racconti e gli scritti dei donatori. Questi ultimi, attraverso un atto di generosità, ci hanno trasmesso non solo oggetti, ma anche ricordi di vita.
Accanto agli abiti, sono esposte proprio le immagini dei proprietari e quindi le storie e gli eventi speciali che hanno tracciato, attraverso il vissuto di mamme, figlie, nonne e nipoti il gusto di un’epoca, il ‘900, e di una città, Milano.
La mostra si divide in due sezioni, il giorno e la sera, per gli inevitabili cambi di registro nella scelta dell’abito. Nella sezione “giorno” trovano spazio abiti da sposa, da cerimonia e per speciali eventi diurni. La sezione sera comincia con un abito da “gran pranzo” del 1900 per poi proseguire verso il ballo e la “serata di gala”.
La Prima guerra mondiale aveva cancellato l’immagine di eleganza rarefatta e artificiale che contraddistingueva la Belle Époque. I vestiti riflettono le esigenze e il ruolo assunto dalle donne: abiti dalle fogge veloci e dinamiche, che seguono i movimenti senza, apparentemente, costringere il corpo. Le linee si assottigliano e alleggeriscono, evocando una perenne giovinezza. Dai busti e dalle stecche, si passa alle guaine; le gambe e le braccia si scoprono e si mettono in mostra; si prediligono tessuti impalpabili e leggeri. Le stesse rigide e ferree leggi del bon ton che passano dall’aristocrazia alla borghesia mediante le centinaia di manuali di buone maniere stampate in innumerevoli copie dall’Unità d’Italia, si semplificano, quasi volendo liberare dagli stretti lacci dell’etichetta la donna.
Allo stesso modo, i vestiti da sera trovano un nuovo taglio, più semplice. Esili spalline, scolli profondi, gonne che esaltano i movimenti enfatizzati da frange e paillettes. La nuova moda plasma l’abbigliamento e definisce nuovi codici di femminilità ed eleganza. Dopo la presentazione della collezione di Christian Dior, che sfilò a Parigi il 12 febbraio 1947, il New Look si insinuò in tutti i più famosi magazine di moda. Si riscopre la mondanità e il piacere di esibire la propria eleganza e il proprio gusto. Gli anni passano, le mode cambiano e riflettono l’evolversi della società. Dietro a un abito c’è storia, cultura, arte, creatività cuciti tra loro in un delicato intreccio di cui il corpo si fa portavoce.